Verrebbe da dire laicamente: “dacci oggi i nostri Nas quotidiani”. Non è una battuta. Ci perdoni caro assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi se torniamo periodicamente sul tema scottante della sanità in Sicilia dopo promesse di piani rivoluzionari, nuove reti, concorsi, e quant’altro, tuttora sulla carta. E lo facciamo per segnalarle quella che a noi appare come un’anomalia. Giunge notizia, leggendo i giornali online, cartacei e ascoltando i tg, che dopo lo scandalo dei ricoverati per terra all’ospedale campano di Nola sono stati disposti controlli dei carabinieri dei Nas nei Pronto Soccorso. Controlli in corso pure in diversi nosocomi siciliani e che hanno già rilevato delle criticità riguardanti, soprattutto, la sistemazione dei pazienti, spesso confinati in corridoi o luoghi non sufficientemente idonei, anche sul versante umano della privacy, e gli infiniti tempi di attesa. La domanda è: assessore Gucciardi, le pare normale? E’ normale che debbano essere i Nas, organi che operano per prevenire e reprimere reati, a trovarsi costretti a intervenire per evidenziare problematiche e sollecitare soluzioni ai vertici di gestione e amministrativi? Eppure, le strutture sanitarie sono complesse organizzazioni messe nelle mani di manager e direttori, ben pagati, che dovrebbero avere le competenze per predisporre i necessari provvedimenti, ordinari e d’emergenza, molto prima che entrino in scena magistrati, poliziotti e carabinieri. Sennò, perché sarebbero stati selezionati e si trovano ancora al loro posto? Piuttosto, se carabinieri e poliziotti devono proprio esserci, lo sussurriamo al Ministero dell’interno, ai Prefetti e ai Questori, è per assicurare sicurezza e tranquillità ambientale a medici e operatori sanitari, ultimamente fatti oggetto di violenze e gravi aggressioni fisiche che nemmeno nel Far West di John Wayne. Prima di Natale, gentile assessore Gucciardi, il suo assessorato ha notificato ai 18 manager delle Asp e degli ospedali gli obiettivi da raggiungere per migliorare la qualità dei servizi, ad esempio il tempo massimo di attesa in Pronto Soccorso che non può superare le 6 ore. Immaginiamo che se tali obiettivi non saranno raggiunti (ma ci sono i controlli? chi li sta facendo? i cittadini, quando potranno conoscere un report in proposito?) i responsabili saranno rimossi. Immaginiamo correttamente, assessore, oppure le nostre speranze sono irremediabilmente rimesse ai Nas?
Dopo gli scandali partono i controlli. Ma non si dovrebbe prevenire?
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