NARO (AGRIGENTO) – Sono comparsi alle prime ore del mattino, come spiacevole sorpresa per il sindaco di Naro, piccolo paese dell’entroterra agrigentino, Lillo Cremona. Sono manifesti con accuse pesanti da parte dell’opposizione del consiglio comunale, firmati da Rosalia Arnone, Liliana Bellavia, Angelo Gallo, Giuseppe Passarello, Agostino Scanio, con un titolo a caratteri cubitali che non lascia spazio a interpretazioni varie: “1000 giorni di disastri”. Le accuse riguardano l’operato del primo cittadino nella prima parte di amministrazione, che secondo l’opposizione è stata “un insieme di arroganza e incapacità”, e in particolare riguarda il caso del campetto da calcio di via Don Guanella, chiuso dal primo cittadino per inagibilità a causa di diverse strutture pericolanti al proprio interno, per salvaguardare la sicurezza dei cittadini.
Il gesto però non è piaciuto all’opposizione, prima di Cremona a capo dell’amministrazione comunale con il sindaco Pippo Morello, che lancia accuse non da poco: “Perché il sindaco l’ha chiuso? Forse perché chi la gestiva era troppo amico della vecchia amministrazione comunale?”, si legge sul manifesto. Sotto la precedente amministrazione, infatti, il campetto era rimasto aperto, pur con gli stessi problemi. I commenti si spostano poi sul Municipio, descritto dall’opposizione come un “monumento desolatamente vuoto dove impiegati totalmente allo sbando e senza una direzione, burocratica e politica, non sanno nemmeno come passare le giornate”. Le note dolenti continuano con le accuse di sperpero di denaro pubblico: “Per potare gli alberi di viale Umberto – si legge – e per l’acquisto di 200 piantine sono stati stanziati 37mila euro, cifra ribassata a 23mila euro”. Sul caso il sindaco non vuole parlare, spiegando soltanto che si tratta di “bugie gratuite” ma il clima politico è infiammato e nei prossimi giorni potrebbe arrivare una risposta scritta dal primo cittadino.