PALERMO – Via libera da Roma alla legge per la stabilizzazione dei precari siciliani. Scaduti i termini, infatti, il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la norma. “Adesso – dichiara il sottosegretario alla Salute Davide Faraone – si avvii subito il percorso che in due anni deve portare a completare la stabilizzazione. Chiudiamo questa stagione di clientela e apriamo la stagione dei diritti e del merito”.
Il Consiglio dei Ministri ha dato quindi il suo implicito via libera alla legge regionale siciliana per la stabilizzazione dei precari. Lo rende noto il sottosegretario alla salute Davide Faraone che da tempo, ricorda, è impegnato per ottenere questo risultato e che a dicembre aveva promosso gli incontri bilaterali fra il Ministro Maria Elena Boschi e l’assessore all’Economia della Sicilia Alessandro Baccei. L’esecutivo non ha, dunque rilevato motivo per impugnare la legge regionale 27 del 31 dicembre 2016.
“E’ un risultato importante perché ci permette di chiudere con la stagione delle clientele e dei ricatti e di aprire una nuova stagione dei diritti. Nell’arco di due anni si potrà procedere alla stabilizzazione di tutti i lavoratori precari siciliani lasciandoci alle spalle questa triste pagina di amministrazione dell’isola. Ai lavoratori possiamo e dobbiamo chiedere impegno nello svolgimento dei loro compiti, servizi efficaci ed efficienti per i cittadini e serietà e di contro daremo loro certezza sottraendoli al ricatto della scadenza e del rinnovo”.
La legge che ha ottenuto il via libera prevede un percorso in due anni che inizierà con la ‘sistemazione’ dei dipendenti delle ex province in esubero per proseguire con i lavoratori precari degli Enti Locali e con i precari regionale.
“Adesso la Regione deve avviare con immediatezza – conclude Faraone – il processo di stabilizzazione. Non ci sono più motivi ostativi di alcun tipo e si può procedere alle stabilizzazioni”.
Lantieri e Baccei: “Un successo del governo regionale”
L’assessore Luisa Lantieri assieme al collega Alessandro Baccei esprimono soddisfazione per il via libera del cda in ordine alla norma sulla stabilizzazione. C’è ancora molto da lavorare e non escludono di armonizzare la norma con il testo che verrà fuori dalle norme Madia sui precari. Ottimo comunque il risultato ottenuto dal governo regionale.
La Cisl: “Adesso completare il percorso”
“Il via libera da Roma alle norme sulla stabilizzazione dei precari siciliani sono una buona notizia. Si tratta ancora di comunicazioni informali e ci auguriamo che il governo centrale non riservi sorprese come avvenuto in precedenza con impugnative dell’ultima ora”: lo dicono il segretario generale della Cisl Sicilia Mimmo Milazzo e il segretario generale della Cisl Funzione pubblica Sicilia Gigi Caracausi. “Le norme approvate a dicembre – aggiungono Milazzo e Caracausi – sono un primo passo, frutto di un dialogo proficuo fra il governo e le parti sociali in cui la Cisl ha sempre voluto far valere le ragioni dei precari e ribadire la necessità di una macchina amministrativa efficiente. Adesso però il percorso deve essere portato a termine, con tutti i necessari adempimenti legislativi e amministrativi, a cominciare dalla convocazione dell’Ossservatorio sul precariato. Governo regionale e Ars non perdano altro tempo, così come su Bilancio e Finanziaria, serve un’accelerazione nell’interesse di tutti”.