Di Battista a Palermo con Forello | "Reddito di cittadinanza per Alfano" - Live Sicilia

Di Battista a Palermo con Forello | “Reddito di cittadinanza per Alfano”

Alessandro Di Battista e Ugo Forello

Il candidato sindaco M5s: "Orlando ha copiato una parte del nostro programma".

Le Amministrative
di
3 min di lettura

PALERMO – “Orlando e Ferrandelli? Non parlo più di Renzi, figuriamoci se parlo di Orlando”. Alessandro Di Battista arriva a Palermo per sostenere la corsa di Ugo Forello alle Amministrative dell’11 giugno ma sono i temi nazionali a rappresentare la spina dorsale dell’intervento di uno dei big del Movimento cinque stelle che sfoga la sua ironia su Angelino Alfano e il suo no allo sbarramento del cinque per cento. Evitata la domanda sui due competitor di Forello, il deputato M5s schiva anche quella sulle divisioni interne al movimento in città: “Le polemiche ci sono sempre state – risponde poco prima di salire sul palco allestito accanto al teatro Massimo -, i cittadini valuteranno il nostro programma. I palermitani devono votare il M5s perché vogliamo approvare il reddito di cittadinanza che è un sistema per potere contrastare il voto di scambio che qui come in altre parti d’Italia ha consentito di fare entrare in Parlamento degli impresentabili che sono stati condannati – aggiunge -. Io però, qui, qui parlerò di tematiche nazionali”. Poco dopo sarà l’eurodeputato Ignazio Corrao, che ha accompagnato Di Battista per tutta la sua giornata siciliana, ammetterà: “A Palermo abbiamo rischiato di non presentare la lista ma adesso c’è ed è fatta da persone serie e oneste”.

Sul palco Di Battista rispetta la promessa e spazia su tutti i temi nazionali, primo fra tutti quello della legge elettorale con l’accordo trovato insieme con Pd e Forza Italia sulle modifiche al sistema tedesco: “Vediamo – commenta Di Battista -, noi ci siamo mostrati aperti, anche perché senza di noi approvano leggi elettorali incostituzionali. Il ‘Porcellum’ e l”Italicum’ sono stati bocciati dalla Corte. Soltanto grazie al Movimento cinque stelle si potrà ottenere una legge legale, poi nemici come prima. Non abbiamo nulla a che spartire con questi miserabili che hanno distrutto le imprese italiane”. Tasto toccato anche sul palco, da dove Di Battista pronuncia battute a vetriolo nei confronti di chi, come il leader Ncd Alfano, è contrario al voto anticipato e allo sbarramento al cinque per cento nella nuova legge elettorale: “Gli daremo il reddito di cittadinanza – ironizza – ma dovrà partecipare ai corsi di formazione per trovarsi un mestiere”. Il resto è il più classico dei copioni pentastellati che vede il M5s impegnato contro “la corruzione della politica, senza la quale la mafia non avrebbe – dice – la forza che ha”. C’è l’appello ai siciliani e l’assoluta certezza che il movimento “rappresenta il pericolo numero uno del sistema partitocratico”. Poi l’avvertimento alla piazza: “Quando saremo al governo ci vorrà del tempo, non sarà facile. E’ bene che lo sappiate”.

Forello, invece, attacca a testa bassa Orlando, che in una recente intervista aveva parlato definito i Cinquestelle come l’espressione di un “civismo ribelle ma incapace di governare”. Il candidato dei pentastellati risponde per le rime: “Siamo ribelli, è vero, perché ci troviamo davanti a una città con 1.800 famiglie in emergenza abitativa e con una profonda crisi economica. Incapaci? Orlando vada a verificare cosa stiamo facendo in città come Roma, Torino e Livorno dove amministriamo”. E ancora: “Il sindaco uscente dice che siamo incapaci di governare? Perché, allora, ha copiato il nostro programma creando la figura del ‘disability manager’? Ha avuto cinque anni di tempo ma l’ha creata soltanto due giorni fa”. Davanti a un colpo d’occhio notevole, Forello passa in rassegna velocemente alcuni punti di un programma che definisce “la mappa della felicità”: dalla no tax area “per rilanciare le imprese attraverso le defiscalizzazioni” al reddito di solidarietà “da avviare a livello comunale in via sperimentale per mille famiglie”. Ad applaudire c’è lo Stato Maggiore del movimento siciliano, con in testa il candidato in pectore per la corsa alle Regionali d’autunno Giancarlo Cancelleri. “Da qui può partire il cambiamento”, ricorda Di Battista allargando lo sguardo oltre le urne dell’11 giugno e fino al voto che potrebbe portare all’elezione “del primo presidente cinquestelle della Regione Siciliana”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI