Di Battista: "Grillo padre padrone, non mi fido di lui" - Live Sicilia

Di Battista: “Grillo padre padrone, non mi fido di lui”

L'ex deputato del M5S ha pubblicato un video sui propri social
POLITICHE
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“Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche”. A dichiararlo è l’ex deputato M5S Alessandro Di Battista, in un video postato sui suoi canali social.

“In questi giorni in molti si sono espressi su una mia eventuale candidatura. Ho letto i vostri commenti e vi ringrazio per i suggerimenti e per la vostra stima. In questi giorni ho fatto tutti i passaggi che consideravo necessari per prendere una decisione approfondita. Come potete immaginare – continua Di Battista – non è stato facile. Politicamente oggi non mi fido di Beppe Grillo, che ancora in parte fa da padre padrone. E io sotto Grillo non ci sto. Per rientrare nel Movimento e ricandidarmi – rivendica l’ex grillino – è giusto che io pretenda determinate cose: e non sono poltrone, ma garanzie politiche. In questo momento, con Grillo che ancora non ha fatto un passo di lato – che dovrebbe fare – queste garanzie non ci sono”.

“Sono stato costretto a lasciare il M5S proprio perché Grillo ha indirizzato il Movimento nel governo dell’assembramento. Ma anche in precedenza – si sfoga Di Battista – ho avuto dei momenti difficili, come quando fondamentalmente mi hanno impedito di fare il capo politico del M5S evitando di votare, quando non hanno neppure voluto pubblicare i voti degli stati generali perché io avevo preso il triplo dei voti di Di Maio, che all’epoca faceva ancora il ducetto… Non si doveva far sapere, perché era un’onta per lui”.

“Con Conte – continua Di Battista – abbiamo avuto un’interlocuzione molto leale, lo ringrazio, perché è stato molto sincero. Per me è un galantuomo, non mi ha mai mancato di rispetto e mi ha sempre detto la verità. Si è sempre comportato bene. Credo – afferma ancora nel video – che abbia veramente a cuore l’interesse del Paese”. Con Conte, prosegue l’ex deputato M5S, “su alcune posizioni abbiamo idee molto diverse, io non sono un atlantista e non credo minimamente all’efficacia delle sanzioni (alla Russia, ndr), mai e poi mai avrei votato per l’invio di armi all’Ucraina. Per me atlantismo ed europeismo oggi non sono la stessa cosa”.


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