VILLAFRATI (PALERMO) – C’era tutto l’occorrente per la produzione della marijuana. Una vera e propria serra con dodici lampade alogene, due climatizzatori a parete e quattordici trasformatori per la corrente elettrica.
Servivano per far crescere rigogliose 43 piante, tra queste, alcune erano alte anche un metro e venti centimetri. La piantagione è stata scoperta dall’Antidroga della squadra mobile che hanno effettuato la perquisizione a casa di un pregiudicato palermitano: in manette è così finito Alberto Calabrese, 23 anni.
Ma non finisce qui, perché come sempre più spesso accade, il locale in cui si trovava la serra era collegato abusivamente all’impianto pubblico dell’Enel. I sistemi di illuminazione e quello di ventilazione, potevano così rimanere accesi 24 ore su 24, senza che Calabrese sborsasse un centesimo. L’arresto è quindi scattato anche per furto di energia elettrica. In attesa della convalida, il 23enne è stato sottoposto ai domiciliari.