PALERMO – Le casse regionali si apprestano a sborsare più di due milioni di euro per chiudere definitivamente la sedicesima legislatura. Il tesoretto verrà distribuito fra i 90 deputati regionali uscenti, i rieletti e i 54 che non si sono ricandidati o che non ce l’hanno fatta a rientrare a Sala d’Ercole. Si tratta della liquidazione di fine mandato: un assegno di ben 37.500 euro, come racconta il Giornale di Sicilia.
Come si arriva alla cifra di 37.500 euro? E’ necessario sommare uno stipendio base di 6.600 euro lordi per ogni anno completato a partire dal 2014 e a questi aggiungere l’ultimo stipendio comprese le diarie relative al mese di novembre, quindi 11.100 euro, ed il conto è fatto. Si raggiunge una cifra di tutto rispetto per dare l’addio a Palazzo dei Normanni. A due mesi dalle regionali l’Ars si è riunita soltanto il 6 e il 19 settembre. Vista la riduzione del numero dei parlamentari, dall’11 dicembre, data della prima seduta della nuova Assemblea regionale, verranno occupati solo 70 scranni, questo porterà quindi un risparmio non solo nella gestione mensile del parlamento siciliano, ma anche per le spese di liquidazione finale con un taglio di più di un milione di euro.

