Trenta ore di ritardo per il volo | La vacanza diventa un incubo - Live Sicilia

Trenta ore di ritardo per il volo | La vacanza diventa un incubo

Orario riprogrammato sei volte per un guasto tecnico. Momenti di tensione in aeroporto e sul bus.

VOLOTEA
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BERGAMO – Dovevano decollare alle 10.40 di ieri mattina dall’aeroporto di Orio al Serio alla volta di Lampedusa, ma 190 passeggeri sono ancora a terra a causa di un guasto: il volo della compagnia spagnola Volotea è stato riprogrammato per la sesta volta alle 17 di oggi, con un ritardo di oltre 30 ore. Non sono mancati momenti di tensione allo scalo orobico, per i passeggeri infuriati. Non solo: a causa del guasto la compagnia ha dovuto cambiare il velivolo e quello che dovrebbe essere usato ha 27 posti in meno, dunque altrettanti passeggeri resteranno a piedi.

A tutti è stato anche proposto il rimborso del volo o, in alternativa, il volo per Fiumicino da dove poter essere trasportati a Lampedusa ma solo nella giornata di mercoledì. La notte scorsa i 190 passeggeri l’hanno trascorsa in albergo a Linate a spese della compagnia.

Ieri il volo era stato riprogrammato prima alle 11,40, poi alle 15, alle 18,30 e alle 20. Alle 22 i passeggeri, esausti, sono stati trasferiti a Linate con degli autobus. Questa mattina sono stati avvertiti che il volo sarebbe decollato alle 16,30, poi il decollo è stato posticipato di nuovo, alle 17. La tensione è salita già in mattinata, quando soltanto 55 dei passeggeri, quanti potevano starci su un singolo autobus, sono stati trasferiti dall’albergo di Linate a Orio. A metà strada sono stati informati che il bus li avrebbe riportati indietro, ma si è scatenata di fatto una rivolta e il pullman ha proseguito fino allo scalo bergamasco. Successivamente anche gli altri passeggeri sono stati trasferiti a Orio.

AGGIORNAMENTO 18.12 

È decollato alle 17.40 di oggi pomeriggio, dunque con 31 ore di ritardo, il volo della compagnia spagnola Volotea V7 1712 Orio al Serio-Lampedusa. Ma 14 passeggeri scelti a caso sono rimasti a terra, perché il velivolo utilizzato era un Boeing 319, più piccolo e meno capiente del Boeing 320 inizialmente indicato ma che ieri mattina si era guastato. Dei 190 passeggeri iniziali, sono stati imbarcati in 156. In venti hanno rinunciato al viaggio e saranno rimborsati – si apprende da fonti vicine alla compagnia, ma non ufficiali – mentre gli altri 14, oltre al rimborso, avranno la possibilità di raggiungere Lampedusa nella giornata di giovedì, ma con scalo a Fiumicino: il tutto a spese, pare, della compagnia Volotea.

“Volotea si scusa per i disagi causati ai propri passeggeri” e spiega che “ritiene prioritaria la sicurezza dei suoi passeggeri”: sono due passaggi della nota stampa diramata oggi dalla compagnia aerea spagnola sul caso del ritardo di 31 ore del volo Orio al Serio-Lampedusa, decollato alle 17,40 di oggi anziché alle 10,40 di ieri mattina. “L’aeromobile che avrebbe dovuto operare il suddetto volo ha avuto un problema tecnico che ha richiesto un’ispezione – rileva la compagnia -. Secondo le procedure di sicurezza più elevate certificate da Iosa (Iata Operational Safety Audit), questo tipo di situazione richiede l’avvio di un’ispezione di manutenzione. Questo per mantenere i più alti standard di sicurezza Volotea. Tutti i passeggeri interessati dai ritardi sono stati costantemente informati e assistiti dalla compagnia”. Nessun riferimento, se non indiretto, ai 14 passeggeri lasciati a terra: “Tutti i passeggeri sono stati assistiti e riprotetti su questo nuovo volo o sui primi voli alternativi disponibili operati da altre compagnie aeree. A tutti i passeggeri è stata offerta la possibilità di ottenere il rimborso totale della loro prenotazione”. Seguono i ringraziamenti alle società Sacbo e Bis per l’assistenza ai passeggeri.

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