PALERMO – Materassi sul marciapiede, mobili trasformati in depositi di calce, persino un intero salotto abbandonato per strada, tra poltrone, pareti attrezzate e televisore. Mancano pochi giorni alla visita di Papa Francesco in Sicilia, che raggiungerà l’apice in occasione dell’incontro del Pontefice con i fedeli a Palermo, ma c’è una Palermo che il Papa non vedrà: è quella costantemente avvolta da una cortina di spazzatura. È sufficiente un giro di un’ora circa, per rendersi conto di quali siano le condizioni disastrose del capoluogo siciliano in materia di rifiuti e del loro smaltimento.
Se una volta i cittadini lamentavano una netta distinzione tra il centro e la periferia, oggi più che mai quel confine si assottiglia. In via Filippo Juvara, all’incrocio con il cortile Barcellona, l’inciviltà ha “arricchito” il concetto di “Operazione ‘Io abito qui’”: i contenitori gialli, che dovrebbero contenere solo gli abiti donati alle persone più bisognose, sono corredati di un materasso malconcio. A pochi metri, ancora su via Juvara, una vera e propria lista della spesa di rifiuti: organico in decomposizione, alimenti all’interno e all’esterno delle confezioni, bottiglie d’acqua e avanzi di fast food giacciono indisturbati ai piedi di un albero. Proseguendo, il degrado continua: in via Imera, proprio davanti alla scuola elementare “Colozza”, quella che dovrebbe essere una grande aiuola si trasforma in una pericolosa discarica: un’ampia vetrata ormai fatta a pezzi fa il paio con un frigorifero; poco più avanti, dei mobili completano lo scenario. E in tutta la zona circostante, è quasi matematico l’abbandono di almeno un rifiuto non consono ai contenitori vicino ai quali si trova.
Il tour della spazzatura continua in via Giuseppe Pitré: lasciandosi alle spalle la zona più commerciale (in cui i rifiuti certo non scarseggiano, ma sono depositati nelle giuste sedi), è un attimo perché ci si ritrovi nell’abbandono più totale. Ai bordi della strada, in entrambi i sensi di marcia, si assiste ad altri scempi ambientali: sedie rovesciate, mobili trasformati in contenitori di calcinacci e ammassi di foglie secche costringono i cittadini a deviare i loro percorsi pedonali. C’è anche un bambino che chiede alla madre il perché di ciò che vede, senza ricevere una vera risposta. Il ritorno è amaro almeno quanto l’andata: nella corsia laterale di viale Regione Siciliana, in direzione Catania, qualcuno ha abbandonato un pozzetto per gelati proprio accanto a un cartello che chiede di non ostruire il vano contatori Amap coi rifiuti. Incuria anche in via Crocifisso a Pietratagliata dove, tra i “soliti” mobili e una valigia, si scorge addirittura un cassonetto accartocciato nascosto dietro la fila di contenitori in buono stato. Ma la Palermo della spazzatura non si fa mancare nulla, nemmeno tornando nei pressi del centro: in via Filippo Parlatore, proprio tra l’istituto “Mamiani-Di Rudinì” e il liceo “Umberto I”, si può notare sul marciapiede un vero e proprio salotto abbandonato, comprensivo di televisore.
Il neo amministratore unico della Rap, Giuseppe Norata, è consapevole delle condizioni in cui versa la città ma afferma che il problema “non è di facile risoluzione a causa dei mezzi guasti, tre su quattro in dotazione sono fermi. Ma per evitare lo scempio a cui assistiamo – spiega – stiamo approntando una squadra di emergenza che si occuperà non di svuotare le campane, ma di raccogliere i rifiuti abbandonati attorno alle postazioni, mentre l’unico mezzo lo impiegheremo a tempo pieno su tre turni, di conseguenza il rallentamento nella raccolta è inevitabile”. Norata è un sostenitore del sistema di raccolta differenziata porta a porta e proprio mercoledì prossimo ha in programma una riunione del tavolo tecnico per la differenziata. “Stiamo avviando nuove iniziative per dare impulso alla differenziata in alcuni quartieri come Brancaccio dove entro l’anno faremo partire la raccolta porta a porta, mentre a Borgo Molara attiveremo il sistema chiamato ‘isola mobile’. Ma sto spingendo perché si attivi entro fine ottobre il centro raccolta di piazza della Pace dove i cittadini potranno conferire oltre agli ingombranti anche plastica, carta, vetro, lattine”.