SIRACUSA – Avrebbe messo in bilancio crediti inesigibili: rinviato a giudizio il Ragioniere capo del Comune di Siracusa, Giorgio Giannì. Lo ha stabilito il gup del tribunale di Siracusa Andrea Migneco, mandando a processo il responsabile dei conti del Comune aretuseo con l’accusa di falso ideologico. L’inchiesta, partita dall’allora procuratore capo Francesco Paolo Giordano e seguita dal sostituto Marco di Mauro (successivamente affiancato dal pm Davide Lucignani) riguarda le manovre finanziarie del municipio siracusano dal 2011 al 2017.
Durante le udienze preliminari il Ragioniere capo si è difeso dichiarando di aver ottemperato alle indicazioni della Corte dei conti, che dal 2012 avrebbe disposto la cancellazione di un maggior numero di residui attivi perché frutto di nuove disposizioni. Inoltre Giannì, secondo il suo difensore, avvocato Giovanni Giuca, si sarebbe limitato a prendere atto delle determinazioni inviate dai responsabili dei 32 servizi dell’amministrazione. Che infatti verranno chiamati a testimoniare al processo. Secondo il difensore del dirigente del Comune accusato di falso ideologico, solo il processo potrà stabilire l’assenza o meno del dolo: “L’udienza preliminare, per propria natura – dice – non dà possibilità al giudice di entrare nel merito della valutazione e giudicare la buona fede: può farlo solo il giudice nel merito. Può accadere solo nel processo”. Udienza fissata il 21 aprile del 2020: giudice monocratico, Giuliana Catalano.