Quali dipendenti lo comporranno? | Ufficio investimenti, c'è la frenata - Live Sicilia

Quali dipendenti lo comporranno? | Ufficio investimenti, c’è la frenata

L'idea della nuova struttura solleva qualche dubbio nell'esecutivo. Così, tutto rimandato.

PALERMO – L’ufficio speciale per l’attrazione degli investimenti non mette d’accordo il governo regionale. Ufficialmente la delibera che avrebbe istituito l’ufficio speciale è stata rinviata di un mese per attendere la fine delle procedure per la nascita delle Zes, le zone economiche speciali. Dalle indiscrezioni che circolano da Palazzo d’Orleans, dietro il rinvio ci sarebbe qualcosa di più: alcuni dubbi espressi dagli assessori nel corso della riunione di giunta di ieri sera, nonostante i componenti del governo considerino valida l’iniziativa.

L’ufficio speciale dovrebbe essere costituito presso la presidenza ma una delle questioni che si sarebbero poste sarebbe stata quella del coinvolgimento degli apparati burocratici degli altri assessorati. Altre due sarebbero state inoltre le questioni affrontate sull’ufficio speciale per gli investimenti. Anzitutto il numero dei dipendenti che sarebbero necessari per farlo funzionare e poi la qualità di questi dipendenti. Attorno alla prima questione il punto sarebbe sempre lo stesso: con una Regione in carenza di organico dove trovare il personale da spostare in questo nuovo ufficio? Poi ci sarebbe la questione della qualità dei dipendenti. Stando a quanto emergerebbe dalle indiscrezioni, infatti, gli assessori avrebbero fatto notare che per un ufficio di questo tipo sarebbero necessarie delle figure manageriali, più avvezze al compito di attrazione degli investimenti, e a un tale compito mal si presterebbero i burocrati regionali.

L’idea della nascita di un apparato regionale capace di attrarre gli investimenti parte ormai da lontano nel tempo. La creazione di un’agenzia che si occupasse di questo infatti era già contenuta nel disegno di legge per la semplificazione amministrativa. Durante l’iter del ddl a Palazzo dei Normanni, però, l’articolo è stato prima stralciato e poi riproposto in aula con un emendamento del governo, poi però ritirato. Ora il governo regionale, su proposta dell’assessorato all’Economia, prova a portare a casa l’ufficio con la legislazione vigente.

L’ufficio dovrebbe in ogni caso favorire l’insediamento di imprese che si rivolgano al mercato internazionale, eliminare gli ostacoli burocratici per gli investitori e monitorare che tutto proceda senza intoppi. L’ufficio dovrebbe collegare le richieste di lavoro esistenti alle imprese e informare le aziende delle iniziative promozionali in corso, delle agevolazioni e delle occasioni di finanziamento. Questa attività dovrebbe essere realizzata chiaramente dentro le zone economiche speciali e cioè dentro quelle aree della Sicilia in cui dovrebbe esser sviluppata una fiscalità di vantaggio capace di rendere più attraente la prospettiva di investimento nell’Isola. E così, in attesa che arrivino le Zes, la giunta si è presa del tempo per capire come mettere su il nuovo ufficio.


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