PALERMO – Si riparte da zero per la scuola siciliana. Il nuovo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha revocato la nomina conferita dal suo predecessore a Raffaele Zarbo per ricoprire la carica di direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia. La nomina è saltata come tutte le ultime fatte dal predecessore di Fioramonti. Bussetti. Solo che in Sicilia la carica era vacante da maggio e solo ad agosto scorso si era provveduto ad assegnarla a Zarbo, già provveditore ad Agrigento. Preoccupati i sindacati della scuola: Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda della Sicilia con una lettera inviata al presidente del Consiglio, al ministro dell’Istruzione, all’assessore regionale all’Istruzione, ai nove prefetti dell’isola, ai nove provveditori provinciali e a tutti i dirigenti scolastici, lanciano l’allarme per il rischio paralisi esprimendo “profonda preoccupazione”.
I sindacati riferiscono che è saltato l’incontro nel quale si doveva discutere del personale per il conferimento degli incarichi di dirigente amministrativo nelle scuole. Zarbo infatti non è più titolato a condurre trattative sindacali. “Nelle more della nomina di un direttore generale dell’U.S.R. Sicilia, le organizzazioni sindacali – si legge nella nota congiunta delle sigle della scuola – ritengono non più procrastinabile l’incarico di direttore da assegnare a un funzionario per consentire le corrette relazioni sindacali necessarie a legittimare le azioni utili al buon funzionamento del sistema scolastico regionale e diffidano, pertanto, l’amministrazione dal mantenere la condizione di stallo denunciata”. L’anno scolastico in Sicilia è partito il 12 settembre scorso, ma mancano ancora diversi supplenti e nomine di insegnanti di sostegno. Ha fatto scalpore il caso di Ustica, dove la scuola è rimasta chiusa per mancanza di personale, per riaprire solo ieri.