Le assenze, l'assessore, "i poveretti" | "Mozione di sfiducia per Musumeci” - Live Sicilia

Le assenze, l’assessore, “i poveretti” | “Mozione di sfiducia per Musumeci”

Opposizione all'attacco su nomina e parole del governatore. Cordaro: "Minacciato, è stato generoso"

Doveva essere una seduta interlocutoria. Che all’ordine del giorno prevedeva solo le “comunicazioni”. Ma il dibattito a Sala d’Ercole è stato acceso dalle critiche e dagli attacchi dell’opposizione nei confronti del presidente della Regione Musumeci. I motivi? Le troppe assenze del governatore, la scelta di Alberto Samonà per l’assessorato alla Cultura e le parole espresse ieri nei confronti di chi si è mobilitato contro la nomina per la Lega: “Poveretti, qualcuno con problemi personali o familiari” ha detto il governatore.

Il Pd: “Un invito all’omertà”

Durissimi, ad esempio, gli interventi del capogruppo del Pd Giuseppe Lupo e del collega Dem Nello Dipasquale. “Valuteremo insieme ai gruppi di opposizione la presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione: forse è l’unico modo per farlo venire in aula, se non altro lo farà per salvare la sua poltrona. Il Presidente della Regione è uno dei 70 deputati dell’Ars ed ha il preciso dovere di partecipare ai lavori d’aula – ha aggiunto Lupo – d’altronde è per questo che percepisce l’indennità parlamentare. Musumeci non si vede a sala d’Ercole da quando ha abbandonato i lavori per protesta contro un deputato che aveva legittimamente chiesto il voto segreto, così come previsto dal regolamento. Evidentemente Musumeci pensa di dettare le regole al parlamento e non accetta alcun tipo di dissenso rispetto alle sue scelte: questa è una concezione dittatoriale, ricordiamo a Musumeci che siamo in democrazia e le regole non le detta lui, le vota il parlamento”. Ma non solo. Lupo è tornato sulle parole di Musumeci nei confronti di chi ha espresso dissenso nei confronti della Lega: “Cosa era quello, un invito all’omertà? Non è quella la cultura dei siciliani”. Concetti ribaditi con toni molto accessi da Dipasquale: “Altro che gente con problemi personali o familiari… questa gente potrebbe pensare, sentendo quelle parole, che ad avere bisogno di un aiuto sia proprio il presidente della Regione”.

Cinquestelle: “Frasi squallide”

Anche il Movimento cinque stelle è andato all’attacco. Il capogruppo Giorgio Pasqua ha chiesto all’assessore Cordaro, presente tra i banchi del governo, “cosa ne pensa Musumeci delle frase del suo nuovo assessore?” Il riferimento è ad alcuni considerazioni su fascismo e antifascismo. Il deputato Cappello, sempre rivolgendosi a Cordaro ha chiesto le scuse “di Musumeci ai siciliani. Il suo – ha detto – è un comportamento indecoroso, che si aggiunge alla scelta di dare un assessorato alla Lega, partito che ha tre deputati che hanno circumnavigato i gruppi dell’Ars e ha usato quelle parole nei confronti di chi la pensa diversamente da lui. Forse vuole intimidire i siciliani e togliere ogni diritto di critica”. Per Giovanni Di Caro, quelle frasi sono “squallide”, mentre Nunzio Di Paola ha scelto la strada dell’ironia: “Allora anche io – ha detto – ho problemi personali, visto che non la penso come lui. Su una cosa il presidente ha ragione: i siciliani hanno problemi familiari. Ma solo perché questo governo non fa ancora arrivare la Cassa integrazione”.

Fava: “Preoccupa il tono usato da Musumeci”

Per il presidente dell’Antimafia regionale Claudio Fava, “il punto non è se l’assessore è di destra. Il punto è affermare che fascismo e antifascismo sono categorie inutili, perché del secolo scorso. Io – ha aggiunto – sono molto preoccupato poi dal tono usato da Musumeci: dire che la gente perbene sta a casa e sta zitta perché decine di migliaia di siciliani si sono posti il problema della compatibilità tra le frasi di questo assessore e le funzioni che dovrà ricoprire, non è tollerabile”.

Figuccia e Aricò: “Ma quale mozione di sfiducia…”

A prendere le difese del governatore, sono stati in prima battuta, i deputati di Diventerà bellissima e Udc, Alessandro Aricò e Vincenzo Figuccia. “Siamo in piena emergenza – ha detto il capogruppo del movimento che fa capo al governatore – e qualcuno parla di mozioni di sfiducia. Quelle sull’assessore sono polemiche sterili: Samonà è sicilianissimo. Ma poi, parlano proprio i Cinquestelle che fino a poco tempo fa governavano con la Lega”. Anche secondo Figuccia, la richiesta di una mozione di sfiducia “è assolutamente strumentale. Ben venga invece il dibattito in Aula”.

Cordaro: “Musumeci minacciato sui social”

Infine ha preso la parola l’assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro: “Mai come oggi ho sentito imprecisioni e accuse ingiustificate come queste. Musumeci, da gran signore qual è, ha parlato di ‘poveretti’ quando invece avrebbe dovuto dire ben altro”. Cordaro ha poi letto all’Aula uno dei messaggi pubblicati sui social: “Se fossimo nel 1945 questo porco sarebbe già morto”. “Bisogna misurare le parole – ha concluso Cordaro – Musumeci, parlando di poveretti, ha anzi compiuto un atto di generosità non dovuto”.


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