A Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo, Vito, che sta parlando da mesi ai pubblici ministeri di Palermo e Caltanissetta dei segreti appresi dal padre, il Comitato per l’ordine e la sicurezza di Bologna ha assegnato la scorta. Il provvedimento è stato disposto, secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, dopo che pochi giorni fa qualcuno è entrato nella casa dove Ciancimino vive da quando collabora con i magistrati siciliani. Ed e’ sparito un fascicolo con i verbali depositati nel processo di Palermo, concluso con la sua condanna a 5 anni e 8 mesi per riciclaggio legato all’affare delle forniture di gas.
A fine aprile a Massimo Ciancimino era stata recapitata una busta con tre proiettili e le foto dei pm Antonio Ingroia e nino Di Matteo, che stanno raccogliendo le sue dichiarazioni. Ciancimino starebbe parlando dei rapporti tra il padre Vito, i capi di cosa nostra, politici, esponenti delle istituzioni che sarebbero coinvolti nella strage di via D’Amelio e nella trattativa per far cessare la strategia delle bombe tra il 1992 e il 1993.