“Il libretto del fabbricato rimane un validissimo strumento per monitorare lo stato di salute delle costruzioni”. Lo ha ribadito il presidente dei geologi di Sicilia Gian Vito Graziano che in una nota ribadisce “l’importanza di uno strumento più volte sollecitato dalle categorie professionali e già attuato per la prima volta dalla Regione Lazio”. “Quanto successo recentemente a Favara – ha aggiunto Graziano – è l’emblema della mancanza di monitoraggio degli edifici e dei terreni sui quali si trovano le loro fondazioni. Anche a Palermo ad esempio, abbiamo alcuni edifici a rischio crolli sia nel centro storico per problemi strutturali, sia nella parte Nord della città, per la presenza di numerosissime cavità”.
Graziano ha anche ricordato il lavoro già svolto e in particolare gli emendamenti proposti nel nuovo Piano casa in Commissione all’Ars. “Abbiamo proposto in quella sede degli emendamenti nei quali abbiamo posto l’accento proprio sul rischio idrogeologico e sull’importanza del monitoraggio degli edifici – ha detto -. Ad oggi sappiamo che c’é grande attenzione sul rischio idrogeologico, ma non sappiamo nulla sul libretto del fabbricato. Uno strumento, quest’ultimo, che consente la verifica ogni 5, o al massimo ogni 10 anni, tutto quanto attiene alla stabilità della costruzione, a partire proprio dalle condizioni del terreno di fondazione della stessa struttura. Il libretto del fabbricato tende dunque a mitigare il rischio di crolli”.