CATANIA – Gli asili nido resteranno chiusi. Lunedì prossimo, quando le strutture comunali dovrebbero riaprire dopo la pausa estiva, nessuno degli operatori si presenterà al lavoro. Troppi sette mesi di ritardo nel pagamento degli stipendi da parte del Comune. Lo annuncia Maria Pia D’amico, responsabile del consorzio Il Glicine di Palermo, che nell’ottobre del 2017 si è aggiudicata l’appalto per il servizio ausiliario, fornitura derrate alimentari e prodotti per la pulizia degli asili nido, che spiega i motivi di una protesta non rinviabile.
“Il Comune di Catania non paga gli stipendi da gennaio – tuona. Sono stati corrisposti solo i mesi del 2017, quando ci siamo aggiudicati l’appalto, e poi nessuna fattura è stata liquidata”. Un dramma per le 54 operatrici ausiliarie che, però, hanno continuato a prestare servizio fino all’ultimo giorno. “Il consorzio – continua la D’Amico – ha provveduto a garantire i servizi, ha anticipato le somme per l’acquisto dei prodotti e del cibo e ha anticipato gli stipendi al personale fino a marzo. Adesso che gli asili dovrebbero riprendere l’attività, noi non abbiamo alcuna intenzione di continuare a lavorare senza gli stipendi”.
Nessun asilo nido dei 9 del Comune, dunque, partirà lunedì prossimo. A danno dei circa 340 bambini che frequentano le strutture comunali e delle famiglie, che dovranno trovare un’alternativa. Il problema dei mancati pagamenti, tra l’altro, riguarderebbe anche gli istituti educativi assistenziali, le comunità alloggio per anziani e disabili, le cooperative sociali. Anche per questi operatori, i ritardi nel pagamento delle spettanze sarebbero di mesi, addirittura dieci. Una situazione al limite, che potrebbe creare tensioni sociali, come successo in passato. E che potrebbe aggravarsi nel caso in cui venisse dichiarato il dissesto.
“La situazione è delicata – afferma l’assessore ai Servizi sociali, Giuseppe Lombardo, insediatosi poco più di un mese fa. Domani incontrerò il responsabile del consorzio Il Glicine per evitare l’interruzione del servizio – prosegue. È una questione di tempo e confido che, non appena avremo la liquidità necessaria – ho già segnalato la questione alla ragioneria all’assessore al bilancio Bonaccorsi – corrisponderemo gli stipendi al consorzio Glicine così come a tutte le cooperative che svolgono servizi obbligatori per legge. Non è facile – ribadisce il delegato del sindaco Pogliese – ma io mi sto battendo affinché le cooperative siano pagate”.