CATANIA – Un intero quartiere è attonito. Ancora perso dal dolore per le due vite spezzate sabato notte nel tragico incidente di via Della Concordia. Giuseppe e Kevin non ci sono più. Le loro bacheche Facebook da domenica mattina si sono trasformate in un muro di commozione e straziante sofferenza. Poi sul diario di Giuseppe è comparsa una foto scattata allo Stadio Angelo Massimino, tempio della squadra del cuore del giovane scomparso. Uno striscione sugli spalti con scritto: “Ranocchio vive”. Così lo chiamano gli amici, i parenti, i familiari che non si danno pace. “Ti abbiamo voluto ricordare anche lì”, dice un amico. “Come dicevi tu: “Iu tifu sulu catania”…”, è la frase che accompagna lo scatto che immortala lo striscione al Cibali. E c’è chi lo ricorda in campo Giuseppe. Con le scarpette da calcio. E’ stato difficile oggi dargli l’ultimo saluto. “Sono passati tre giorni e ancora non ci credo”, si sfoga un’amica. E guardando i tanti messaggi scritti in queste ore, si può avvertire l’allegria di Giuseppe, il suo senso dell’umorismo, la sua grande voglia di vivere. Nonostante le tante difficoltà che aveva incontrato nella sua breve esistenza. Eppure, nonostante tutto non aveva smesso di sorridere. Aveva voglia di prenderla a morsi la vita, che però è scivolata sabato notte. Ma i suoi amici sanno che ora è un angelo, e allora a ranocchio chiedono “di proteggerli” da lassù. E di tornare ogni tanto “ad abbracciarli”.
Commozione per le due giovani vite spezzate nell'incidente in via Della Concordia.
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