VIAGRANDE. “Ieri nel tardo pomeriggio insieme con il responsabile del servizio di Protezione Civile, Rosario Leotta, abbiamo formalizzato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale in seguito ai notevoli danni riportati dal territorio a causa delle fortissime raffiche di vento verificatesi nella notte tra il 3 ed il 4 gennaio” lo afferma il sindaco di Viagrande, Francesco Leonardi.
Anche oggi, come ieri, il sindaco ha monitorato di presenza le varie criticità, compiendo numerosi sopralluoghi, dialogando con i cittadini e restando in stretto contatto con la Prefettura, i Vigili del Fuoco la Pubbliservizi e tutti gli enti interessati al fine di fornire un costante aggiornamento sull’evolversi della situazione.
“Sul fronte della viabilità provinciale – continua Leonardi – permane la chiusura temporanea del tratto di via Garibaldi (strada provinciale Viagrande-Zafferana 8/IV), tra via Dietro Serra Chiuzza e via Catania, interessato dallo sradicamento di alberi e dal danneggiamento di alcune linee elettriche. Oggi il personale della Pubbliservizi ha quasi liberato la carreggiata dagli alberi caduti, ma la strada sarà riaperta solo quando saranno ripristinate le piene condizioni di sicurezza: in tal senso vanno verificate e messe in sicurezza le linee elettriche”.
L’assenza di elettricità resta uno dei nodi più critici. “Le linee elettriche sono state interrotte in più punti del nostro vasto territorio – prosegue Leonardi – comportando l’assenza di erogazione che si traduce in disagi assai pesanti per le famiglie convolte; in alcuni casi il problema è stato tamponato dai gruppi elettrogeni messi in funzione dall’Enel o forniti da dipartimento regionale di Protezione Civile, in altri il problema resta nella sua piena gravità. Anche oggi – conclude Leonardi – sono stati all’opera i volontari della Protezione Civile di Viagrande (Aquile Monteserra) e dell’Aeop sezione di Viagrande, la Polizia Municipale, i tecnici comunali, la ditta che ha in gestione la manutenzione degli impianto di illuminazione pubblica e gli operatori della Mosema”.