CATANIA – Avevano regolarmente acquistato il biglietto numerato al botteghino, ma non appena fatto ingresso al teatro si ritrovano senza posto a sedere e costretti, loro malgrado, ad assistere in piedi al concerto. È quanto accaduto domenica scorsa ad una decina di spettatori in occasione del concerto eseguito da Franco Battiato con il coro e l’orchestra del teatro Massimo Bellini al teatro Greco romano di Catania. All’inizio della serata si sarebbero infatti registrati alcuni momenti di tensione e disagio per un parte di pubblico che, munito di biglietto numerato (pagato 50/60 euro) con visuale privilegiata, una volta giunto sugli spalti in pietra ha trovato occupato il proprio sedile. E a nulla sarebbero valsi gli interventi da parte delle hostess o delle forze dell’ordine presenti all’interno della struttura.
Un caos probabilmente dovuto anche al fatto che la numerazione dei posti non era un granché visibile, provocando così fra le gente una sorta di “ressa” per accaparrarsi prima il posto rimasto libero. L’evento musicale, che peraltro ha registrato il sold out, è stato organizzato dal teatro Massimo Bellini, mentre la vendita dei biglietti era affidata al circuito Ticket one.
Ma gli spettatori rimasti delusi dall’evento non hanno alcuna intenzione di sorvolare sulla vicenda. Ecco perché si sono già rivolti agli avvocati Alessandro Foti e Lisa Gallo del foro di Catania, esperti in responsabilità civile e risarcimento del danno, per chiarire le ragioni di questi disagi ed, eventualmente, procedere con una richiesta di rimborso per il mancato godimento dello spettacolo. “Non conosciamo ancora le ragioni che hanno portato a una gestione così disordinata delle fasi iniziali della serata – dichiarano i due legali – e di come si sia potuto verificare che un numero così considerevole di spettatori trovasse occupato il proprio posto all’ingresso nella struttura. Certo è che con frequenza sempre maggiore, il mercato di vendita dei biglietti per l’accesso ad eventi musicali di grande interesse sta diventando scenario di condotte lesive ai danni dei consumatori, vedi il proliferare del fenomeno dei cosiddetti ‘secondary ticketing’. Per questo motivo avvieremo nei tempi più rapidi possibili un’interlocuzione con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nell’organizzazione dello spettacolo e, una volta individuate le cause dei disagi e chiarite le responsabilità, intraprenderemo ogni azione si possa rivelare utile a sostegno dei nostri assistiti”, concludono. Il costo dei tagliandi per l’ingresso alla manifestazione è stato dai 34,00 ai 69,00 euro.
Alla fine alcuni di questi spettatori sarebbero rimasti in piedi a vedere lo spettacolo, altri si sono arrangiati prendendo posto nei gradoni, mentre i restanti, furiosi per l’accaduto, avrebbero abbandonato l’impianto rinunciando a vedere il concerto.
Al momento, il teatro Massimo Bellini fa sapere che al botteghino non è però ancora pervenuta alcuna richiesta formale di chiarimenti per l’accaduto né di rimborso per il biglietto da parte degli avvocati.