CATANIA – Una storia di furbizia, ma dalle gambe corte. Nella giornata di ieri personale del Commissariato Nesima ha denunciato a “piede libero” un uomo le cui iniziali sono C.V., perché responsabile del reato di appropriazione indebita in danno di un noto istituto di vigilanza e di sostituzione di persona. In effetti, l’uomo, sfruttando la sua qualità di guardia particolare giurata, aveva messo in atto una serie di azioni illecite in danno di imprenditori del nisseno, appropriandosi delle somme da questi ultimi versati e destinati all’azienda per il quale il denunciato lavorava. Ovviamente, le somme non giungevano a destinazione, fermandosi nelle tasche del furbetto. Ma c’è di più.
Nonostante sia stato licenziato, l’uomo ha continuato a presentarsi presso gli stessi imprenditori che ormai facevano parte del “suo giro”, millantando l’appartenenza all’azienda per la quale aveva lavorato. Il “mi manda Picone” non ha funzionato per molto: l’azienda, infatti, c’ha messo poco a notare del mancato incasso e s’è pure accorta del raggiro che l’ex dipendente aveva messo in atto, rivolgendosi agli uomini del Commissariato Nesima che hanno provveduto ad attivare le indagini nei confronti dell’uomo, denunciandolo all’autorità giudiziaria.