MILITELLO IN VAL DI CATANIA – La ricetta di Nicola Umana. Siamo ormai agli sgoccioli della campagna elettorale che a Militello vede confrontarsi cinque candidati alla poltrona di primo cittadino. Biologo, ex assessore nel biennio 2003/2005, Nicola Umana non è un neofita della cosa pubblica, già candidato nel 1994 con il Partito Popolare adesso ci riprova. A suo supporto la lista civica “Militello Impegno Comune”, nata dalle ceneri di un’ex associazione culturale. Umana boccia in toto la giunta uscente e propone un programma che ruota sulla “riorganizzazione della macchina organizzativa, l’implementazione del turismo e il recupero del patrimonio culturale”. Centrale anche il tema della “sicurezza”. “Abbiamo inserito nel programma l’integrazione del servizio di video sorveglianza, inoltre vogliamo ampliare il sistema d’illuminazione”. La rinascita di Militello va costruita su “nuove soluzioni per l’agricoltura e per gli imprenditori agricoli”, un modo per rimediare a uno dei problemi più sentiti del territorio cioè “i terreni abbandonati per i costi elevati di manutenzione degli agrumi”.
Umana non lesina critiche agli avversari soprattutto al deputato democratico Giovanni Burtone. “Gli abitanti di Militello sono scontenti dell’amministrazione uscente, che non ha fatto niente, ma Burtone è in politica da più di vent’anni e non ha mai portato una ventata di novità”, dice il candidato. E rincara la dose. “Non so per quale ragione si stia candidando forse perché non può essere più candidato alla Camera, ha pensato bene di spostarsi”, attacca. Umana fa intendere di una prossimità tra la lista di Burtone ( definita “un miscuglio” ) e pezzi dell’attuale giunta. “Alcuni fanno parte dell’attuale amministrazione ma non sono in prima fila, poi ci sono alcuni consiglieri di maggioranza in lista; insomma la sua proposta non è affatto in contrapposizione con la giunta uscente e non ha portato nessuna ventata di novità”, spiega. “Nella mia lista invece ci sono tanti giovani che scendono in campo per la prima volta, c’è chi ha un ideale politico ma non vogliamo sottostare a dettami di partito”, conclude.