CATANIA. Ha retto l’impianto accusatorio costruito dal pubblico ministero Michela Maresca nei confronti del 31enne ripostese Rosario Valvo, a giudizio per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, arrestato lo scorso giugno dai carabinieri della Compagnia di Giarre, nell’ambito dell’operazione denominata La Rotonda, dal nome con cui è nota ai più la piazza Matteotti a Riposto, è stato condannato dal gup di Catania Loredana Pezzino a 6 anni e 4 mesi. Il giudice ha assolto l’uomo dalle accuse di spaccio di hashish, confermando quello di marijuana e cocaina. Valvo, durante l’interrogatorio di garanzia, aveva ammesso le proprie responsabilità in merito alla cessione di marijuana, dichiarandosi però del tutto estraneo alla detenzione e allo spaccio di cocaina. Non così per l’accusa che aveva chiesto una condanna a 6 anni, ritenendo l’imputato addirittura promotore e responsabile della fiorente piazza di spaccio. Sarebbe stato lui, per la Procura di Catania, ad organizzare i turni di pusher e vedette, che stazionavano sui luoghi durante l’intera giornata.
LE REAZIONI. Annuncia già il ricorso in appello il difensore Enzo Iofrida. “Ritengo profondamente ingiusta la sentenza di condanna per detenzione a fini di spaccio anche per la cocaina, anche se il giudice ha escluso l’aggravante di aver spacciato a minorenni – dichiara il legale – Se si considera che la pena prevista per la detenzione della cocaina è da 8 a 20 anni, i 6 anni e 4 mesi sia per la marijuana che per la cocaina dovrebbero trovarmi contento. Così non è, in quanto credo nell’innocenza del mio assistito per il quale mi rivolgerò in appello. Ritengo – prosegue Iofrida – che il giudice non avrebbe potuto e dovuto condannare Valvo Rosario anche per la detenzione della cocaina, rinvenuta in un casotto dove tante persone avevano accesso, e considerato che mai né il mio assistito né uno tra le decine di clienti bloccati, fotografati o filmati dalle forze dell’ordine è mai stato sorpreso con quella sostanza”.
L’OPERAZIONE. E’ lo scorso 11 giugno quando i carabinieri di Riposto e Calatabiano danno esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due soggetti, il 31enne Rosario Valvo ed un 29enne incensurato. Sono accusati di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Altre quattro persone vengono denunciate a piede libero per lo stesso reato. A finire in carcere è solo Rosario Valvo, ritenuto dalla Procura di Catania il responsabile della piazza. Grazie a cimici e telecamere gli investigatori documentano numerose cessioni di droga. I turni di lavoro dei pusher e delle vedette coincidevano con l’orario di apertura e chiusura del vicino centro scommesse, probabilmente per dare meno nell’occhio. Cento i grammi di hashish e dieci quelli di cocaina sequestrati nel corso dell’attività investigativa.