CATANIA – Il mare può regalare benefici indubbi, come sa la maggior parte delle persone che all’ambiente marino si accostano per passione. Di questo parere è anche Domenico Nicotra, presidente della Lega Navale di Catania dal 2014, che ha raccontato a Live Sicilia dei progetti che la storica associazione (fondata nel 1897) ha promosso e tutt’ora porta avanti, impegnando imbarcazioni e volontari per il benessere psico-fisico dei disabili. Su un altro versante, si opera anche per la riabilitazione penale dei minorenni. “Operiamo a titolo gratuito”, tiene a precisare Nicotra, rimarcando le caratteristiche del tutto volontarie del gruppo: “Tutte le attività sono autofinanziate: i nostri membri, tra i quali molti professionisti, pagano una quota associativa e s’impegnano nelle iniziative pubbliche e nei corsi”.
Le attività coi disabili sono frutto di un protocollo d’intesa stretto con l’Unità Spinale dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, e prevedono d’introdurre alla disciplina velica i paraplegici; ed anche i minorati della vista possono cimentarsi con la navigazione. Non mancano tuttavia alcune difficoltà, dovute soprattutto alle strutture ancora inadeguate. “Il governo italiano stanzia fondi perché i disabili possano praticare degli sport, ma non perché superino le barriere”, ci fa notare il dott. Nicotra. “Noi intanto, una volta alla settimana, accogliamo le persone che ci vengono segnalate e mettiamo a loro disposizione i nostri esperti”.
Sulla “Ionia 97”, superba imbarcazione alla sua seconda vita (già requisita dopo l’approdo sulle coste calabre, carica di clandestini, quindi destinata alla Lega Navale), sono allora momenti intensissimi: “Persone normalmente impedite dall’handicap si trasformano”, spiega il volontario Salvatore Porto, “manovrano liberamente il timone e le scotte [cavi di manovra per le vele, ndr]: io mi entusiasmo insieme a loro”. Anche i non vedenti riescono a navigare, ci viene detto, impiegando al massimo i sensi a disposizione: “Percepiscono la direzione del vento sentendolo in viso, e la posizione del sole percependone il calore. Imparano a manovrare le vele in base al rumore che fanno al vento”.
Tuttavia queste iniziative non sono sempre ben recepite e talvolta anche ostacolate. “Abbiamo una gru Pequod-Guldmann, che permette di sollevare una persona paraplegica mediante imbragatura, per poi deporla a bordo: tuttavia ci è stata negata la corrente per far funzionare a dovere la macchina”, ci racconta ancora il presidente, mostrandoci il congegno. Anche lo spazio di manovra risulta insufficiente: pochi metri di banchina e nemmeno un pontile. L’area in questione, poco distante dalla sede della Lega Navale, sarebbe destinata dall’ Autorità Portuale ad impieghi diversi dagli attuali; peraltro al momento non sono pervenute risposte circa possibili spostamenti lungo tratti di banchina più adeguati.
Le strutture per i disabili sono gestite anche da ragazzi segnalati dal Servizio Sociale per i Minorenni, i quali vengono pure avviati ad attività cantieristiche navali. “All’inizio del prossimo anno, tra loro abiliteremo anche due istruttori di vela costiera”, afferma Nicotra con orgoglio: “Avevano iniziato con incontri di quattro ore a settimana, ma adesso ci dedicano tutto il tempo libero a loro disposizione”. Sul piano didattico, ha una certa rilevanza anche la cooperazione con l’Istituto Nautico: la Lega Navale mette infatti a disposizione le imbarcazioni per la formazione degli allievi più giovani, che poi saranno selezionati anche per le competizioni.
Proseguono così anche le attività di sensibilizzazione pubblica: uno di questi momenti è stato il 7 Maggio alla Vecchia Dogana (visibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=waK5KRXwONM ); notevole impatto ha avuto il filmato “Il pontile della disabilità” ( https://www.youtube.com/watch?v=PC5aP7kvtVA ) , nel quale si mostra in dettaglio l’applicazione di tale progetto. Un appoggio consistente alle iniziative della Lega Navale dovrebbe provenire a breve dal Comune di Catania.