CATANIA – Revoca dell’interdittiva antimafia per Tecnis: adesso servono le risorse. La notizia del provvedimento richiesto dall’amministratore giudiziario Saverio Ruperto è un passo in avanti per l’azienda che potrà partecipare ai bandi per ottenere nuovi appalti pubblici e “contrattualizzare” quelli già vinti. “È un atto dovuto a seguito di un provvedimento giudiziario che attribuisce pro tempore allo stato la proprietà dell’impresa e all’amministratore giudiziario la gestione della stessa”, commenta il segretario provinciale della Fillea Cgil Giovanni Pistorio. Ma la strada del rilancio non è tutta in discesa, il nodo da sciogliere riguarda il reperimento delle risorse. “Per poter partecipare a nuovi appalti servono le risorse finanziarie altrimenti tutto sarà vano”, aggiunge il sindacalista. Cruciale a questo puntò sarà il ruolo giocato dell’Anas e l’intervento della politica. “È fondamentale, per la sopravvivenza dell’azienda che Anas sblocchi subito i pagamenti e che la politica non continui a nascondersi e intervenga con forza per sostenere questa necessità”. Il riferimento ai finanziamenti riguarda i crediti vantati da Tecnis: “11 milioni” che l’azienda dovrebbe ricevere dall’Anas per “gli stati di avanzamento esigibili” e “10 milioni per quelli definibili”. A queste somme si dovrebbero aggiungere altri “4 milioni di euro per gli stati di avanzamento” che l’azienda dovrebbe ricevere da altri enti appalti.
La notizia del provvedimento richiesto dall’amministratore giudiziario Ruperto è un passo in avanti per l’azienda che potrà partecipare ai bandi per ottenere nuovi appalti pubblici e “contrattualizzare” quelli già vinti.
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