CATANIA – La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, in queste ore, sta eseguendo un decreto di confisca di beni mobili e immobili riconducibili a Graziano Nocita ed al suo nucleo familiare. L’attività di confisca, in corso di esecuzione, scaturisce da un provvedimento emesso dal Tribunale di Siracusa – Sezione Penale a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale avanzata dalla Procura della Repubblica di Catania diretta da Giovanni Salvi.
Graziano Nocita, 43 anni, già gravato da numerosi precedenti penali per violazione della disciplina sugli stupefacenti, da ultimo, è stato tratto in arresto nel 2012 nell’ambito dell’operazione “Pac Man”, che ha permesso di evidenziare il ruolo condotto da Nocita quale promotore di un sodalizio stabilmente dedito al traffico di stupefacenti sul territorio di Augusta, Lentini, Carlentini e altri comuni della provincia di Siracusa, con diramazioni al centro – nord Italia. Nell’operazione furono sequestrati ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e marijuana che avrebbero fruttato all’organizzazione cospicue somme di denaro che sarebbero state reinvestite nel medesimo traffico illecito. Gli esiti delle indagini patrimoniali, delegati dalla Dda etnea al Centro Operativo Dia di Catania, diretta da Renato Panvino, hanno evidenziato profili sperequativi tra i redditi dichiarati ed il patrimonio posseduto da Nocita.
L’impegno della DIA sul fronte della lotta all’accumulo di illecite ricchezze di soggetti malavitosi si è concentrato sulla puntuale verifica delle modalità di acquisizione del patrimonio del menzionato Nocita ed è culminato con l’inoltro di una proposta di misura di prevenzione all’Autorità Giudiziaria che l’ha pienamente accolta emettendo, ai sensi della normativa antimafia, l’odierno provvedimento di confisca che fa seguito ad un precedente provvedimento di sequestro beni emesso alla fine del 2013. Il Tribunale di Siracusa, ha, in sintesi, positivamente valutato sia il curriculum criminale, rilevandone la pericolosità sociale, sia l’esito degli accertamenti patrimoniali che hanno permesso di constatare l’assenza di risorse lecite idonee a giustificare gli investimenti posti in essere, affiancata da una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati ed i patrimoni posseduti. Il provvedimento di confisca aggredisce l’intero patrimonio riconducibile a Graziano Nocita, costituito da 4 immobili, 2 autovetture, un’impresa esercente l’attività di commercio di autoveicoli e diversi rapporti bancari per un valore complessivo stimato in circa 700 mila euro.