"Il berretto a sonagli" |con Tuccio Musumeci - Live Sicilia

“Il berretto a sonagli” |con Tuccio Musumeci

In scena al Teatro Brancati la versione originaria del testo di Pirandello. (FOTO DI DINO STORNELLO)

teatro della città
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CATANIA – Una delle opere più famose di Luigi Pirandello, Il berretto a sonagli, verrà portata sul palco del Teatro Brancati da giovedì 19 febbraio in una messa in scena che partirà dalla versione originaria de ‘A birritta cu’ i ciancianeddi. La regia è curata da Romano Bernardi. Sul palco di via Sabotino – con la partecipazione straordinaria di Tuccio Musumeci – Debora Bernardi, Alessandra Costanzo, Miko Magistro, Margherita Mignemi, Olivia Spigarelli e Riccardo Maria Tarci e Cindy Cardillo.

La prima versione dell’opera è rimasta a lungo inedita prima di venire alla luce a cura di Sarah Zappulla Muscarà, docente dell’università di Catania. “Il ritrovamento dello smarrito manoscritto originale ha consentito il recupero della primitiva stesura, di ben più forti spessore psicologico e intensità drammatica, in cui risiede, unitamente alla maggiore pregnanza, vivacità, ricchezza del dialetto, il suo fascino”, spiega la professoressa.

Ne Il berretto a sonagli Pirandello presenta un testo attraversato da un umorismo tagliente. Una tragicommedia che parla di corna e di pazzia e che trae la sua forza proprio dalla sua universalità, la capacità di comunicare al di là di limiti culturali e temporali. In un luogo sospeso nello spazio e nel tempo, ma talmente preciso nei riferimenti da apparire reale, si intrecciano i caratteri dei personaggi e quella verità e quella finzione attorno alle quali Pirandello ha costruito la propria visione del mondo, traducendola in drammi velati di sottile e tagliente umorismo. Un paese in cui l’apparenza e la realtà si mescolano in un pericoloso gioco di specchi.

Il Berretto a sonagli è la storia di un uomo che, tradito dalla moglie, accetta la condanna e la pena di spartire l’amore della propria donna con un altro uomo pur di non perderla. Dov’è la verità? È semplice: non c’è. Per il bene comune e la difesa del prestigio sociale, la realtà viene nascosta sotto una maschera – com’è nel teatro pirandelliano – anche a costo di un prezzo altissimo da pagare.

 

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