CATANIA. Sit-in davanti a tutte le Prefetture d’Italia. Anche a Catania, questa mattina, la protesta di Cgil, Cisl e Uil in merito alle condizioni nelle quali sono costretti a operare gli agenti di polizia municipale: questa mattina, tra via Etnea e via Prefettura c’era una folta rappresentanza di vigili proveniente da tutta la provincia. Ed a Catania, così come da altre parti, c’è bisogno di mezzi e risorse. Dopodomani, sciopero generale.
Tommaso D’Amico (Uil) : “C’è Incoerenza contrattuale che proviene da una incoerenza giuridica dei contratti: si dà solidarietà ai vigili quando subiscono aggressioni ma la legge non consente di poter mettere in campo i mezzi. Ad esempio, l’impossibilità di effettuare blocchi stradali; non si possono identificare gli eventuali detrattori: si può fermare anche un pregiudicato ma non si è messi nelle condizioni di poterlo fare. Il Corpo di Polizia municipale di Catania dovrebbe avere 1000 unità: ce ne sono poco più di 400, tra l’altro ormai prossimi al pensionamento. Chiediamo delle prestazioni da centometrista a chi non è nelle condizioni. Si dovrebbe poi scorporare il contratto della polizia municipale con quelle degli enti locali perché le peculiarità sono diverse”.
Stefano Passarello (Uil): “Renzi ed il governo descrivono questa categoria come se fossero dei fannulloni, anche sulla scorta di quanto accaduto a Roma: le mele marce ci sono in ogni settore ma se non vi fossero i vigili non vi sarebbe più legalità nei nostri territori. Se, poi, il problema è legato solo ai fondi economici che non ci sono, allora questo è un altro discorso. Dopodomani vi sarà lo sciopero nazionale del settore: noi attendiamo una risposta dal governo e da tutti i sindaci. Il Corpo di Polizia municipale deve tornare ad essere il fiore all’occhiello di ogni città”.