CATANIA – Gora, Gorino, Boy Jordan, The Boss.. si faceva chiamare in tanti modi, ma il nomignolo che più tra tutti preferiva era “Bad Boy”. Il cattivo ragazzo è Gora Mbengue il 27enne nato in Senegal l’1 gennaio del 1987, che domenica sera ha ucciso brutalmente l’ex fidanzata Veronica Valenti colpevole di non amarlo più. “Questa estate ci siamo incontrati alla Villa Bellini, io ero con la mia ragazza, lui era con Veronica – ci racconta un amico della coppia – loro erano innamorati, questo lo posso garantire, ma quando l’amore diventa ossessione una storia muta in tragedia”.
Gora è un giovane molto noto nell’ambiente della movida etnea, frequentatore assiduo di un club a Sigonella, spesso si ritrovava con connazionali per le discoteche di Catania, proprio qui negli ultimi tempi era andato in escandescenza, così come racconta al nostro quotidiano un conoscente: “Prima era un ragazzo normale ultimamente però era strano, litigava spesso con molta violenza, qualche settimana fa ad esempio aveva spaccato un sopracciglio ad un mio amico con un pugno soltanto perché parlava con Veronica”.
Impiegato come magazziniere in un’azienda di bibite, non beveva né fumava, ma amava la musica hip hop, i bei vestiti, le belle auto e, come mostrano le tantissime foto postate dal giovane sul suo profilo Fb, amava le belle donne.
“È una splendida persona – prosegue un altro amico – Purtroppo tutti hanno un lato oscuro che a volte prevale. Non lo giustifico – precisa il giovane – Ha sbagliato e per questo pagherà. Io ho perso non soltanto un’amica, ma anche un amico che ha perso se stesso”.
E se c’è chi, amico della coppia, dedica un pensiero ad entrambi, c’è pure chi non ha dubbi e dichiara: “Quella sera poco prima della tragedia l’ho incontrato e l’ho pure salutato, se avessi saputo le sue intenzioni lo avrei ucciso con le mie mani, Veronica non meritava questa fine, spero che Gora marcirà in galera per tutto il resto della sua esistenza”.