CATANIA – Giusto il tempo di goderci il pesce d’aprile. E’ durata poco meno di una settimana la tregua dell’Etna. Dai bollettini dell’Ingv infatti l’attività stromboliana era cessata tra il 26 e il 27 marzo. Ieri mattina però il vulcano “ha ripreso – si legge nella nota diramata oggi dall’Istituto – una modesta attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est dell’Etna, che si è lentamente intensificata in serata per diminuire nuovamente questa mattina”.
Un risveglio parziale perchè “era continuata in maniera intermittente – si legge sempre nel comunicato – l’emissione di piccole colate di lava dalla base nord-orientale del cono del Nuovo cratere di sud est che non hanno superato un centinaio di metri di lunghezza, rimanendo a monte della parete occidentale della Valle del Bove”.
Nuove esplosioni che hanno regalato spettacoli notturni da “immortalare”. Come dimostrano gli scatti di Turi Caggegi postati sul suo profilo facebook e sul portale tematico dedicato al vulcano iEtna.it.
“Questa mattina – prosegue la nota dell’Ingv – sono inoltre stati osservati alcuni modesti crolli dal fianco orientale del cono del Nuovo Cratere di Sud Est. La ripresa dell’attività stromboliana di ieri è stata accompagnata da un leggero aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, che questa mattina ha mostrato una tendenza alla diminuzione, senza però – conclude il bollettino – rientrare nei livelli normali”.