CATANIA. Cartelli con scritte inequivocabili e catene ai cancelli della Facoltà di Giurisprudenza in via Crociferi. Una protesta plateale quella che, la notte scorsa, ha visto una forte presa di posizione da parte di un gruppo si studenti. Tuttavia, il malumore corre anche sui social network. Nelle scorse ore il rappresentante di Facoltà, Nicola Calanducci, spiegava su Facebook:
“La protesa questa volta aveva come fine di favorire alcuni studenti, anzi tre/quattro studenti laureandi. Vi parliamo di studenti meritevoli. Studenti che se si laureassero entro novembre si laurerebbero come studenti regolari, con una carriera perfetta, in regola. Cosa glielo impedisce? Un cavillo burocratico. Infatti per conseguire il titolo di laurea occorre che lo studente superi l’ultimo insegnamento almeno 15 gg prima dell’appello di laurea. L’appello di novembre apre giorno 22 e molti esami (tutti) sono successivi al 7 novembre, essendo dunque ostativi al soddisfacimento del requisito dei 15 gg prima.
Pensiamo dunque ad una possibile soluzione: esiste una delibera (la n. 93/2012 del Senato Accademico) che prevede per gli studenti ripetenti e fuori corso l’inserimento di un appello in aggiunta a quelli riservati attualmente previsti. Fa il caso nostro, poiché nostra intenzione ultima è mediare. La nostra proposta è la seguente: far presente che esiste questa delibera, che non viene applicata da ormai un anno, e richiedere, per mediare (e non sembrare i soliti pretestuosi, anche se di pretestuoso ad onor il vero non c’è nulla), che gli appelli riservati siano fissati ad inizio novembre e ad inizio aprile, con prolungamento obbligatorio fissato ad una distanza di 21/28 giorni.
Per finire: carusi, capite che qui si tratta di elemosinare “non diritti” e “non condizioni”. Non è una situazione che riguarda le rappresentanze studentesche e la loro incidenza, in quanto tutte le vie formali sono state espletate. Riguarda gli studenti, perché vessati sono gli studenti, quindi tutti”.
Sin qui l’intervento. Dal canto suo, Tommaso Auletta, presidente del corso di Laurea spiega che “dall’incontro avuto con gli studenti era stato trovato un accordo e non mi sembrava vi fossero questioni rimaste aperte”.
Le scritte ai cancelli sono state già rimosse questa mattina.


