"Tra gli assessori uno psichiatra |perchè il momento è difficile" - Live Sicilia

“Tra gli assessori uno psichiatra |perchè il momento è difficile”

Il candidato sindaco del centrosinistra ha presentato i cinque assessori designati che lo affiancheranno nel caso di vittoria e illustrato i punti del programma "Catania +10" "Con cui Catania - ha affermato Bianco - può tornare modello di città".

Bianco presenta la squadra
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CATANIA – Cinque nomi designati per governare la città in caso di vittoria alle prossime elezioni. Cinque professionisti, tra cui due donne e un ex consigliere comunale, per guidare Catania nei prossimi anni. Enzo Bianco, stamattina, ha presentato ufficialmente chi lo affiancherà, se dovesse spuntarla contro gli avversari, nella “difficile, ma non certo impossibile, operazione di rilancio della città”, come lui stesso ha detto. Si tratta di Luigi Bosco, ex presidente dell’Ordine degli ingegneri, dell’ avvocato Angela Rosaria Mazzola, del medico del lavoro e dirigente al Cannizzaro, Valentina Scialfa, Fiorentino Trojano, psichiatra, e di Saro D’Agata, per vent’anni consigliere comunale a Palazzo degli Elefanti e ora pronto a fare il grande salto. (Leggi le biografie)

“Ho pensato di inserire uno psichiatra in Giunta – ha affermato ironicamente Bianco dopo le autopresentazioni degli assessori designati – perché questo è uno dei momenti più difficili della città e servirà mantenere l’equilibrio”. Con gli assessori, l’ex senatore del Pd ha presentato anche  “Catania +10”, i dieci punti fondanti del programma, basato essenzialmente su lavoro, sviluppo, sicurezza, accoglienza, vivibilità, solidarietà, giovinezza, civiltà, trasparenza e partecipazione, oltre che ovviamente sull’istituzione della città metropolitana il cui decreto potrebbe essere firmato già il prossimo ottobre. “Dieci macro aree su cui puntare – ha affermato Bianco – per riportare la città a quei livelli del passato che possono ancora essere raggiunti”. Certo, non senza fatica, ma l’esponente democratico è sicuro di poterci riuscire. “Catania può tornare a essere modello di città – ha sottolineato Bianco – bisogna solo valorizzare tutte le ricchezze e le potenzialità, creando sviluppo e occupazione e facendo rete con quelle realtà che, anche se nell’ombra, da anni si spendono per questo territorio”.

Il momento è difficile e gli anni che verranno saranno ancora più duri, considerata la situazione dissestata delle casse comunali e il piano di rientro che pende come una spada di Damocle sulla testa di ogni cittadino, ma Bianco è ottimista. “Sappiamo che, in caso di dissesto o di pre-dissesto, ancora non ci è dato saperlo dato che sul Piano di rientro non ci sono notizie – ha proseguito – le risorse saranno esigue e quindi sarà necessario puntare sullo sviluppo e sull’attrarre capitali e investimenti. Si lavorerà sulle uscite, ad esempio riducendo il fitti passivi, e sul versante delle entrate, in particolare quelle proprie. In ogni caso – conclude – aspettiamo fiduciosi”.

 


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