PATERNO’ (Catania) – Una seduta fiume conclusasi alle 7 del mattino. Ma, alla fine, l’assise comunale di Paternò è riuscita nell’impresa di votare il Bilancio di Previsione. Il via libera allo strumento finanziario ha incassato il voto favorevole solo della maggioranza (Pd, Udc e liste civiche collegate al sindaco Mangano) mentre le opposizioni (Pdl, Pds e liste collegate) hanno preferito astenersi. Un iter di approvazione, dunque, interminabile: fatto di un dibattito apparso a volte vuoto e sterile e di sospensioni che hanno allungato oltremodo i tempi.
A pochi minuti dalle 7 del mattino è arrivato il voto definitivo sul Bilancio ed immediatamente dopo quello sull’immediata esecutività. Ed in aula lo scontro tra la maggioranza e l’opposizione si è riproposto a leit motiv di questo inizio consiliatura. “Da parte nostra sarebbe stato inutile approvare un Bilancio che l’amministrazione attraverso i suoi consiglieri aveva già blindato senza lasciare spazio all’opposizione – spiegano i tre consiglieri di minoranza Mannino, Rau e Virgolini -: ci siamo astenuti anche perché persino sui soldi da destinare alle fasce sociali più deboli la maggioranza ha solo fatto demagogia”.
Di parere diametralmente opposto il presidente del consiglio comunale paternese, Laura Bottino che preferisce ragionare in termini di prospettiva: “Essendo a fine anno, quello che abbiamo approvato è più un consuntivo che un preventivo; ma dovevamo espletare questo compito. E’ certo che, sotto questo profilo, il vero banco di prova sarà il prossimo Bilancio: quello per il quale saremo chiamati ad individuare nel nostro ruolo istituzionale le somme da impiegare”.