Che sensazione di leggera follia. Ricapitoliamo. Alla direzione del Pd, il segretario Lupo e l’uomo di Roma (ci è parso) dicono che il sostegno al governo Lombardo sarà valutato caso per caso. Antonello Cracolici (ci è parso che fosse lui) spiega che così non si fa. L’evidente inconciliabilità tra due posizioni lontane viene coperta con un cerottino. I lembi si ricongiungono per sinistro miracolo grazie al famoso stratagemma Papaniniano. Una roba tanto astrusa che nessuno ci ha capito niente. Però hanno votato sì.
L’indomani il segretario del Pd convoca una conferenza stampa (ci è parso che fosse una conferenza stampa, in effetti) in cui soavamente puntualizza: ma che avete fatto, ma che avete scritto? Non c’è nessun governo politico all’orizzonte. Interviene Mirello Crisafulli da Enna che, nella medesima direzione, si è prodotto in scambi ed effusioni con Giuseppe Arnone (ci è parso, dagli occhiali). Mirello sostiene che a lui veramente era sembrato che, sì, ci fosse una netta indicazione sul governo politico. Aspettiamo con ansia l’intervento chiarificatore del pidino di turno, oggi. Del resto, si sa, è sempre colpa della stampa. Non la pensa così anche Berlusconi? E questo almeno è sicuro.