Un amico giornalista ha scattato una foto nel punto in cui il ragazzo si è lanciato. E’ sfocata, ma si vede il necessario. C’è tanta gente assiepata intorno al ponte del suicida. Macchine in seconda fila. Un ingorgo. La gente è curiosa. E’ morbosa. Ha trovato il diversivo del martedì sera. L’abbiamo messa in pagina per un minuto, poi l’abbiamo tolta quella foto, perdendo consapevolmente i contatti che ci avrebbe portato, perché morbosità chiama morbosità. Cari Lettori, è giusto proteggervi dal disgusto eccitato che abbiamo provato. E da voi stessi.
La foto che non vedrete
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