"Il sospetto blocca il rinnovamento" | Centorrino risponde alle proteste - Live Sicilia

“Il sospetto blocca il rinnovamento” | Centorrino risponde alle proteste

Formazione
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“Non esiste alcun caos o disordine amministrativo, o tanto meno un collasso del settore”. I lavoratori della Formazione protestano a palazzo dei Normanni e  l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mario Centorrino, spiega: “Ci sono enti che richiedono integrazioni per gli anni passati e grazie ai tavoli bilaterali stanno ricevendo la necessaria attenzione con uno scrupoloso controllo delle loro richieste. Ci sono enti che versano in situazioni di dissesto per gestioni non oculate delle quali questo Assessorato non porta alcuna responsabilità. Ci sono enti che avendo presentato documentazioni incomplete sono penalizzati, ma sempre senza bisogno di invocare caos e disordine, dal ritardo dell’autorizzazione ad avviare corsi”.

E’ bene chiarire che dalla data del mio insediamento è stato rinnovato il blocco delle assunzioni, nessun nuovo ente è stato accreditato né tantomeno finanziato”.

Nelle ultime settimane – ha sottolineato Centorrino – proprio mentre è in atto una revisione significativa dei principi e delle norme che hanno regolato la formazione professionale in Sicilia (con riferimento alla spesa regionale, ed a quella finanziata con i fondi Fse, alla definizione del programma, alla realizzazione dei corsi ed alla valutazione dei risultati) numerose dichiarazioni da parte di qualche sindacato sulla stampa tendono ad evidenziare una situazione di caos e disordine amministrativo del settore, o addirittura di collasso dello stesso.

Piuttosto, a proposito di caos, con grande sforzo si sono evitati disagi sociali reperendo nelle economie del bilancio di questo Assessorato 12 milioni di euro per erogare somme a favore dei lavoratori non inseriti, per la sua mancata, ad oggi, attuazione, nel progetto di recupero cosiddetto ‘Futuro Semplice’. E’ stato promosso nelle linee guida del nuovo piano 2011 l’accorpamento degli enti (attualmente 256) in poli formativi, oltre che procedere all’istituzione di un elenco bloccato del personale addetto alla formazione, escludendo nuove assunzioni e per le varie tipologie, adottate nel passato, il ricorso al turnover. Per la prima volta, in assoluto, è stato richiesto agli enti, per procedere all’erogazione del dovuto, il Durc. Non c’è stata, in definitiva, alcuna concessione o tolleranza per l’espansione quantitativa di enti e personale. Non si capisce poi l’invito a contrastare come insostenibili ed inaccettabili scelte politiche di tipo clientelare che questo Assessorato ha evitato di recepire, creando altresì i necessari paletti per scoraggiarli”.

Si tratta– ha concluso l’assessore- di accuse indistinte e generiche, allusioni e sospetti non documentati, denunzie di inesistenti disordini nell’Amministrazione non favoriscono due passaggi importanti: la ridefinizione delle regole e l’integrazione del finanziamento. Sparare nel mucchio e’ una tecnica ben conosciuta per bloccare il processo di cambiamento in atto. Nel nuovo tavolo di concertazione istituito, l’Assessorato fornira’ una dettagliata definizione degli Enti in difficolta’ per comportamenti aziendali non improntati a razionalità ed efficienza”.


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