Gli "Strani Nostrani" di Savatteri - Live Sicilia

Gli “Strani Nostrani” di Savatteri

Da oggi in libreria
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Trentasei ritratti di siciliani fuori dall’ordinario in un libro di Gaetano Savatteri. Arriva da oggi nelle librerie siciliane “Strani Nostrani – Storie di siciliani fuori dal comune”, il nuovo titolo della collana “I libri di I love Sicilia” edito dalla Novantacento edizioni (128 pp – 9,90 euro) che ripercorre in un volume fatti, curiosità e personaggi della profonda Sicilia, tutti accomunati dalla propria originalità. Dal postino che diventa pittore di grido al baritono della Cappella Sistina, passando per gli uomini della squadra che dà la caccia ai più pericolosi latitanti di mafia. Una galleria di personaggi indimenticabili, pennellata con garbata ironia dal giornalista e scrittore Gaetano Savatteri e arricchita dalla prefazione di Pietrangelo Buttafuoco.
 Il gioco in cui si cimenta l’autore è per sua stessa ammissione un pretesto per saldare un debito con la propria amata terra, la terra di Sicilia, attraverso veloci ritratti che in poche battute ci raccontano “le vite degli altri”, come le definisce Buttafuoco nella sua prefazione. “Altri” che in questo libro sono memorabili non perché siano famosi o, come oggi è più tristemente consueto dei “vip” protagonisti di eventi e gossip, ma perché hanno in vari modi delle vite memorabili. Molte delle storie si muovono in quel fazzoletto di terra che è Agrigento e poco più, e comunque, come scrive Buttafuoco nella sua prefazione, “l’orizzonte è orgogliosamente siciliano e sembra affiorare qui e lì, da un momento all’altro il sorriso beffardo del grande conterraneo, quel Luigi Pirandello che intimava al suo Ciampa di stare attento con la corda pazza, di non tirarla troppo. Cos’è, infatti, se non un omaggio al grande scrittore la storia dell’uomo di Lipari di non parlare più se non attraverso bigliettini, ossia ‘pizzini’, per protestare contro lo scempio delle isole Eolie? Cos’è, se non dare libero agio alla propria corda pazza, la doppia vita del postino che nelle ore libere si rifugia nella sua casetta di campagna a dipingere furiosamente tele su tele finchè un critico d’arte importante svela al mondo il suo talento? Cos’è se non una follia decidere come fa di lasciare il proprio lavoro ben retribuito a Roma e venire ad Agrigento ad aprire una libreria che pare un salotto? Follia allo stato del sublime, follia surreale, follia assolata, isolata, speciale”.


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