Al quarto tentativo una voce squilla: “Pronto?”. Ed è un portento. Perché dicono che al cellulare l’onorevole Riccardo Savona, cacciato dall’Eden dell’Udc come un appestato, non risponda proprio mai. Invece stavolta risponde. Forse ha qualcosa da raccontare.
Onorevole, dall’Udc arriva un cartellino rosso per lei. Che ne pensa?
“Sono deluso”.
L’accusano nemmeno tanto velatamente di intelligenza col nemico.
“Sono deluso e sorpreso. Io ho agito per il bene comune, per la Sicilia e i siciliani. Erano un bilancio e una finanziaria troppo importanti in un momento di grave crisi”.
E allora perché la cacciano?
“Lo chieda a loro. Senta, l’Udc ha ottenuto tutto quello che voleva. Ci sono le carte e parlano chiarissimo”.
Perciò è deluso.
“Sì”.
C’è la crisi. Bastano bilancio e finanziaria?
“Abbiamo bisogno del contributo di tutti. Io valuto le cose dal punto di vista dell’interesse generale, non del tornaconto politico. E’ la mia cifra”.
E come valuta – per usare le sue parole – l’operato del governo?
“Necessario, limitatamente a bilancio e finanziaria”.
Ora che farà?
“Ho tanti amici”.
Mpa prossimo approdo?
“Raffaele è amico mio, certo. Ma sono amico pure di Gianfranco Miccichè, di Cimino…”.
Dunque?
“Vedremo. Io sono amico di tutti”.