“Siamo al cospetto del gesto meschino che, seppure anonimo, porta la firma di una classe dirigente locale inconcludente e fallimentare”. Lo ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, commentando la notizia dell’affissione, nel calatino, di numerosi manifesti funebri con il suo nome.
“Ridurre le aziende sanitarie da 29 a 17 – ha aggiunto – non vuol dire penalizzare i cittadini. Vuol dire utilizzare meglio le risorse per potenziare gli ospedali e gli ambulatori, vuol dire garantire cure mediche di miglior livello in tutto il territorio.
Stiamo tagliando gli sprechi e le spese improduttive per investire nuove risorse nei servizi al cittadino e per migliorare la qualita’ della sanita’ siciliana”. “E’ sbagliato – ha ribadito Lombardo – parlare di tagli. Stiamo lavorando a una ristrutturazione del sistema e della spesa sanitaria. Se la Sicilia ha il record della mobilita’ nel settore dell’ortopedia, e’ segno che qualcosa non funziona. Si scappa dalla sanita’ siciliana anche se ci si rompe una gamba, non solo per ricorrere a cure d’avanguardia”. “Abbiamo approntato una riforma sanitaria di altissimo livello col consenso di tutti. Ci prefiggiamo – ha concluso Lombardo – di tagliare gli sprechi e migliorare l’efficienza. Il paziente va in ospedale perche’ c’e’ un buon medico, non per trovare un direttore generale in piu’.” Contro ogni tentativo di intimidazione, il Presidente della Regione, ha annunciato che si tutelera’ attraverso le vie legali.
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