Potrebbero essere due i morti causati dagli stenti a cui sono stati sottoposti i 297 migranti sbarcati due giorni fa Pozzallo: oltre all’uomo il cui corpo era nel barcone, ci sarebbe anche l’aborto di una giovane donna che avrebbe perso il figlio per gli stenti subiti durante i sei giorni di traversata, trascorsi senza viveri e acqua. E’ il nuovo profilo di indagine sul quale sta lavorando la squadra mobile della Questura di Ragusa che, su disposizione della Procura di Modica, sta acquisendo le cartelle cliniche delle persone ricoverate in ospedale dopo lo sbarco. Tra queste ci sarebbe una donna che mostrava i segni di un aborto naturale; gli investigatori stanno cercando di verificare se possa essere stato causato dall’assenza di cibo e di bevande sull’imbarcazione. Le indagini hanno fatto emergere le “condizioni disumane” a cui sono stati sottoposti i migranti: senza viveri e acqua per una traversata nel mare in tempesta durata sei giorni. Il viaggio sarebbe stato preceduto da una sorta di “corso di sopravvivenza in Libia, da dove i migranti sono salpati, con l’obbligo di mangiare una sola volta in dieci giorni.
Fonte Ansa