Più forti di Totti - Live Sicilia

Più forti di Totti

Fabrizio Miccoli e Josip Ilicic, hanno trascinato il Palermo al successo

Una grande vittoria. Il Palermo stronca una Roma molle e presuntuosa con una grande prestazione. Sarà sufficiente per salvare una stagione disgraziata? Si vedrà. Intanto, per una domenica, è giusto essere felici.

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6 min di lettura

PALERMO- Io te l’avevo detto caro Benvenuto (Caminiti). Vedrai che la Roma perderà a Palermo. Non frequento indovini, né ho carte magiche a disposizione. Mi limitavo a considerare i fatti, per poi incrociarli con la psicologia. La Roma – riflettevo – verrà qui con la sufficienza del gattone che si appresta a divorare un topolino. Penserà al derby. Dentro i magni giocatori capitolini – vedrai Benvenuto, vedrai – parlerà la solita vocina che invita a non impegnarsi, a non correre troppo con i supposti deboli, tanto gli avversari si mangiano in un boccone, senza neanche penare. Infatti, è andata così. I giallorossi sono entrati in campo avvolti di presunzione, con Papa Pupone Primo sulla sedia gestatoria e con una risibile noncuranza: “Aò, dovemo giocà co questi?”. Questi, per l’appunto, erano i tapini del Palermo, l’agnello pasquale rosanero che tutti pensavamo col rosmarino in bocca, pronto a farsi pappare. Non è andata secondo copione. La truppa dei destinati al massacro si è sistemata in trincea, col proposito di vendere cara la pelle e di punzecchiare gli indolenti avversari. Il piano del console Sannino ha funzionato alla perfezione. Mentre i puponidi palleggiavano con malriposto senso di superiorità, gli schiavi si sono liberati delle catene della paura e nel Colosseo, per la prima volta, i cristiani hanno banchettato a carne di leone.

Abbiamo visto Aronica con lo sguardo assassino, con la voglia di calciare e di menare. Abbiamo visto Ilicic con l’occhietto meno languido del solito. Non la pupilla avvizzita del pesciolino da boccia, ma il riflesso del pescecane d’altura. E quando è capitata l’occasione giusta, lo sloveno ha piazzato il suo colpo di stecca nell’angolo non protetto da un attonito Stekelenburg. E su Ilicic vogliamo attardarci, non per elogiarlo, per rammaricarci. Josip, hai numeri da splendido calciatore. Come mai non riesci a cavare conigli dal cilindro sempre? Perché hai buttato via anni e stagioni che non torneranno nello scarico di una condizione inaccettabile? Perché non ti sei messo, anima e corpo, al servizio della tua capacità? Non capiremo mai Josip.

Oggi le bandiere rosanero sventolano di gioia. E forse è troppo tardi. La partita ha ribadito la regola numero uno del “Barbera”. Miccoli deve esserci, se non è moribondo o intrasportabile. Può trovarsi in ritardo di condizione, svagato, molle. Tuttavia è l’assiduità dei minuti trascorsi sull’erba che ricarica a dovere un campione intramontabile. Il folle dogmatismo di Gasperini l’ha escluso per molte settimane dalla felicità del tiro e dell’assist. Gravissimo peccato mortale. E’ stato il Capitano a piazzare il secondo colpo, con un’entrata a carrarmato sul diagonale di Ilicic.

Ripresa. Esce Miccoli con le bombole esaurite, entra Dybala. Mormorio di scontento dello stadio. Nessun mugugno. Grande abbraccio tra Miccolinho e Sannino. Nulla cambia. Abbiamo visto Von Bergen con l’autorità di Franco Baresi a presiedere la zona pericolosa. Munoz cattivo il giusto. Barreto generoso e con i ferri da stiro al posto dei piedi… Insomma, il solito Palermo intriso di broccaggine con Ilicic in più, con Miccoli redivivo e con un allenatore non mistico, terragno, concreto. Ahi, se non si fosse perso tempo prezioso con i sofismi di Gasp. La Roma? Praticamente in vacanza premio. Francesco Totti, il miglior talento italiano del dopoguerra (più di Riva e Rivera, più di Baggio, assai più dell’australiano Del Piero), non era in giornata. Ma siamo contenti di avere avuto l’opportunità di vederlo da vicino, come un’opera d’arte protetta da una teca di cristallo. Insufficiente De Rossi. Indisponente Lamela. Scarsissimo Tachsidis. Confuso Andreazzoli.

Resta la domanda, caro Benvenuto. E’ lecito coltivare una minuscola preghiera per le sorti di un’annata ormai compromessa? Chissà. Finché il pallone rotola (confidiamo nella monaca del Capo), la speranza è l’ultima morire. E noi appunto speriamo che, al tramonto della gioia, il rimpianto non sia acutissimo.

 

LA DIRETTA DEL MATCH

SECONDO TEMPO

95′ Termina 2-0, il Palermo torna a sperare.

90′ Iniziato il recupero, per Calvarese occorrerà giocare sino al 95′.

86′ Topica clamorosa di Munoz, ne approfitta Osvaldo che gira alla sinistra di Sorrentino: il portiere del Palermo dice di no con un prodigioso intervento.

82′ Florenzi al volo di destro, sfera sull’esterno della rete.

80′ Faurlin per Barreto. Il Palermo ha esaurito i cambi.

73′ La gara vive una fase di stanca, con il Palermo che si limita ad amministrare.

64′ De Rossi pericoloso di testa, sfera alta.

62′ Giallo per Osvaldo per un calcione a Munoz.

60′ Dossena out per infortunio. Dentro Garcia.

59′ Roma pericolosissima con Marquinho, il Palermo salva con qualche affanno di troppo.

58′ Ilicic dai 25 metri: palla fuori.

52′ Primo cambio nel Palermo: fuori Miccoli, dentro Dybala.

48′ Osvaldo con un tocco sporco, Sorrentino attento.

47′ Lamela su punizione: palla a lato di un metro.

46′ Ripresa iniziata. Andreazzoli si gioca il tutto per tutto: fuori Tachtidis e Perrotta, dentro Pjanic e Osvaldo.

PRIMO TEMPO

45+1′ Termina 2-0 il primo tempo di Palermo-Roma. Al momento decidono Ilicic e Miccoli.

45′ Marquinho al volo su assistenza di Lamela. Palla altissima.

35′ Raddoppio del Palermo. Ilicic ricambia il favore a Miccoli: straordinaria azione personale dello sloveno, il capitano in area fulmina difesa e portiere avversario. Barbera quasi incredulo.

34′ Primo squillo di Totti, Sorrentino risponde presente.

32′ Ilicic debole dal limite. Nessun affanno per Stekelenburg.

26′ Il Palermo dà l’impressione di volere cercare il raddoppio, la Roma si limita a ripartire in contropiede.

21′ Palo di Kurtic, Palermo travolgente.

20′ Grande ripartenza del Palermo, rifinita da Miccoli che, dopo uno splendido aggancio al volo, serve con un preciso lancio Ilicic che mette a sedere un avversario e fa secco Stekelenburg. Rosa avanti.

16′ Staffilata di Kurtic dai 25 metri, sfera alta sulla traversa.

11′ Destro di Totti senza troppe pretese, pallone a lato.

9′ Ammonito Munoz: diffidato, salterà la Samp.

7′ Traversa di Miccoli su punizione.

4′ Risponde il Palermo con Kurtic dopo un’azione personale di Miccoli, la Roma si salva a fatica.

3′ Roma pericolosissima su azione d’angolo con Florenzi che conclude alto di poco.

2′ Buon inizio del Palermo, già un angolo per i rosa.

1′ Iniziato il match al “Barbera”.

PALERMO – Il Palermo si gioca le residue possibilità di salvezza contro una Roma rigenerata dalla cura Andreazzoli. Queste le formazioni ufficiali del match in programma al “Barbera” alle 15:

PALERMO: 54 Sorrentino; 6 Munoz, 25 Von Bergen, 3 Aronica; 89 Morganella, 5 Barreto, 23 Donati, 28 Kurtic, 8 Dossena; 27 Ilicic, 10 Miccoli (cap.).

A disposizione: 99 Benussi, 7 Viola, 9 Dybala, 16 Fabbrini, 17 Boselli, 18 Faurlin, 22 Nelson, 24 Malele, 29 Garcia, 30 Brichetto, 33 Formica, 50 Sanseverino.

Allenatore: Giuseppe Sannino.

ROMA: 24 Stekelenburg; 23 Piris, 29 Burdisso, 5 Castan; 20 Perrotta, 16 De Rossi, 77 Tachtsidis, 7 Marquinho; 8 Lamela, 48 Florenzi; 10 Totti (cap.).

A disposizione: 1 Lobont, 4 Bradley, 9 Osvaldo, 11 Taddei, 13 Goicoechea, 15 Pjanic, 22 Destro, 27 Dodò, 35 Torosidis, 42 Balzaretti, 46 Romagnoli, 47 Lucca.

Allenatore: Aurelio Andreazzoli.

ARBITRO: Gianpaolo Calvarese (Teramo).

Assistenti: Fabrizio Posado (Bari) – Claudio La Rocca (Ercolano).

Quarto ufficiale: Giuseppe De Pinto (Bari).

Arbitri aggiuntivi: Luca Banti (Livorno) – Renzo Candussio (Cervignano).


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