MESSINA – Polmoni, carisma e temperamento tutti in un nome: Rosario Bucolo. Il centrocampista giallorosso si riprenderà al San Vito di Cosenza quella maglia da titolare che il Giudice Sportivo gli ha tolto contro il Foggia, per una sfida delicata e importante per entrambe le squadre. I lupi silani navigano nelle zone basse della classifica, hanno cambiato tecnico da poco e non hanno mai vinto tra le mura amiche, per questo la società rossoblu ha chiamato a raccolta i tifosi per la sfida di domani: “Sono una squadra da prendere con le molle – ha commentato – sicuramente hanno avuto un avvio di stagione problematico e si sa che quando si cambia l’allenatore si possono sbloccare determinati fattori. Noi comunque siamo certi delle nostre possibilità di giocarci la partita, non dimentico che lo scorso anno meritavamo di vincere invece finì 0-0. Speriamo di rifarci domani”. La crescita esponenziale di Bucolo è coincisa con il ruolo che gli ha ritagliato il mister Gianluca Grassadonia, che in assenza di Nigro gli ha consegnato le chiavi della squadra: “Io gioco ovunque mi fa giocare il mister – ha commentato – sto crescendo e con me tutta la squadra, grazie alla cultura del lavoro che ci ha insegnato giorno dopo giorno”. Guardando al recente passato, però, non può non bruciare la sconfitta contro il Foggia arrivata nel momento migliore di questo inizio di stagione: “Credo che sia stata una battuta d’arresto immeritata – ha aggiunto – loro erano compatti a centrocampo e facevano un buon possesso palla, ma le occasioni le abbiamo avute noi”. Per la sfida di domani Grassadonia oltre all’ex Milazzo recupera anche Nigro, mentre dovrà fare a meno di Altobello ed Enrico Pepe. Queste assenze costringeranno il tecnico salernitano a compiere scelte quasi obbligate in difesa, con Silvestri e Stefani centrali con Benvenga e Donnarumma terzini.
Il centrocampista giallorosso, che riprenderà il suo posto in mediana dopo il turno di squalifica, ammette di non fidarsi dei calabresi, prossimi avversari della compagine guidata da Grassadonia.
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