PALERMO – Javier Pastore è senza dubbio uno dei giocatori più forti mai passati da Palermo, e il suo talento ha conquistato il presidente Maurizio Zamparini prima ancora che El Flaco indossasse per la prima volta la maglia rosanero. Un amore sbocciato a prima vista, quello tra il fantasista argentino e il patron del club di viale del Fante, tanto che lo stesso Zamparini, per ammissione dell’attuale numero 27 del Paris Saint Germain, era pronto a portarlo allo stadio pochi minuti dopo il suo sbarco dall’Argentina per mettere subito in mostra il proprio gioiello. Una richiesta sicuramente curiosa e che Pastore non ebbe problemi a rifiutare nonostante l’insistenza di Zamparini, come ha ammesso il giocatore della compagine parigina in una curiosa intervista rilasciata per uno dei quotidiano transalpini di punta, “L’Equipe”: “Con Zamparini ho un rapporto speciale anche se ha fatto delle cose completamente folli – ha esordito Pastore – . Mi ricordo il mio primo giorno a Palermo: appena sceso dall’aereo mi portò al centro sportivo. Voleva vedermi subito giocare, ma rifiutai perché non avevo l’abbigliamento giusto. Allora lui mi portò in un negozio e comprò tutto, scarpini compresi”. Un episodio a dir poco curioso che svela da una parte il carattere genuino e a tratti vulcanico del patron, e dall’altra la sua passione per i giocatori di talento, capaci di infiammare una platea esigente come quella palermitana.
Il fuoriclasse argentino ha svelato un retroscena relativo ai minuti successivi al suo sbarco a Palermo, nell'estate del 2009: "Il presidente voleva farmi andare subito allo stadio per giocare, era pronto a tutto".
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