PALERMO – De Zerbi promosso da Zamparini. Almeno per il momento. Il presidente del Palermo palesa stima nei confronti dell’allenatore bresciano, al debutto domenica sul neutro di Pescara contro il Crotone: “Mi è piaciuta la sua filosofia. Ambiente sereno, concretezza, giocatori felici di impegnarsi, convinti del nuovo percorso. L’avvio è promettente anche se ancora manca la qualità fisica per questo tipo di strategia. Per la prima volta dopo quattro o cinque anni il Palermo tenta di giocare a calcio. E’ stato un crescendo con il Crotone. Ci vorrà un po’ di tempo per mettere a punto il gioco. De Zerbi ha cominciato da poco e ha già dato un’impronta da portare avanti fino a memorizzare ogni movimento. Abbiamo avuto il 72% di possesso palla, anche se non mancano i problemi in difesa”.
Proprio il reparto arretrato, secondo il patron, attualmente rappresenta il vero anello debole del Palermo: “Il gol del Crotone nasce da un errore difensivo, Rajkovic e Gonzalez hanno lasciato troppo spazio – spiega il numero uno del club di viale del Fante al Corriere dello Sport -. Gonzalez deve recuperare l’entusiasmo di quando è arrivato a Palermo. Azzeccata la scelta di De Zerbi di mettere Gazzi tra i due difensori perché ha capito che la nostra forza risiede negli esterni, Rispoli e Aleesami, straordinari a spingere. Quando i meccanismi andranno a posto, vedrete che il Palermo segnerà tanti gol. Diamanti? Non sarà al 100% ma ha fatto il suo. Il discorso vale per tutti: pazienza. Se ce l’ho io che non ne ho mai avuta. Saremo a posto per gennaio”.
Parole al miele per Nestorovski, paragonato da Zamparini all’interista Perisic: “Il gol di Nestorovski mi ha fatto felice perché tutti pensavano che ne avrebbe realizzato uno o due nell’intero campionato. Invece ha fatto vedere di che pasta è fatto. Se gli dai dieci assist in area li trasforma in altrettanti tiri. Migliorerà nel dialogo, è generoso, può diventare un punto di riferimento come Perisic che contro la Juve ha vinto da solo e quando è arrivato in Italia dicevano che non valeva niente. Bruno Henrique ha tecnica sopraffina, Sallai è giovane, va coltivato così come abbiamo fatto con Dybala. Ha qualità, piano piano diventerà titolare. Discorso simile per Embalo: tecnicamente vale la metà di Sallai, ma come forza fisica ne vale il triplo”.