CATANIA – Fisiologico cantiere quello rossazzurro. La prima gara ufficiale al De Simone di Siracusa, resa barbina e indecente dal contesto ambientale, ha consegnato pregi e difetti, voglia e gambe pesanti e una sequenza di contrasti da limare. Bello a metà insomma il Catania di Rigoli, bel vestito ma forse ancora un po’ large e pronto ad essere sagomato dal sarto. Le cose positive sono tante soprattutto nel primo tempo, nonostante le assenze in difesa: Concreto, veloce e con ottime trame che hanno portato al gol di Paolucci che se servito cosi potrebbe devastare le difese avversarie. Nella ripresa però poca roba intriso di fatica e anche di sufficienza.
Adesso Akragas all’orizzonte, domenica sarà la prima al Massimino per testare sempre di piu’ automatismi e velocità. In attacco soprattutto gli esterni devono dare qualcosa di diverso soprattutto in linea con la qualità di Piscitella e Russotto. Attenzione però, perche’ anche la loro imprevedibilità passa da quel centrocampo tecnico, con qualita’ importanti tra proposizione e interdizione ma tra Scoppa, Biagianti e Di Cecco non troviamo l’assaltatore che possa destabilizzare e spaccare le difese. Questo passa anche da un mercato da completare soprattutto in difesa dato che Bergamelli è diretto verso Parma.
Calcio d’estate, insomma, ma attenzione perchè l’autunno è dietro l’angolo in linea con la partenza e la pesantezza dei tre punti votati a lenire ancora delle penalità figlie della gestione passata. Lo Monaco vigila, Rigoli dirige adesso tocca ai giocatori mettersi con responsabilità e propensione affinché questo giocattolo possa camminare nel migliore dei modi.
