LA SPEZIA – Raggiante e provato. Come chi sa di avere compiuto un’impresa, comunque da completare, e ne sente addosso tutto il peso. Serse Cosmi si presenta così in sala stampa per raccontare il successo ottenuto in casa dello Spezia, nell’andata della semifinale playoff: “Mettiamo subito le cose in chiaro: per me si tratta del primo tempo di una gara su due tempi. E proprio la questione del doppio confronto ha influito sulla nostra prova, probabilmente in maniera inconscia. I ragazzi hanno pensato alla gara di ritorno. Da un lato ci può stare, dall’altro no. Perché con avversari come lo Spezia va a finire che rischi”.
E il risultato, a volerla dire tutta, ha premiato il Trapani forse al di là degli effettivi meriti emersi da un confronto comunque vibrante, equilibrato e tuttora aperto: “Al contrario di quanto accaduto in altre circostanze, nella partita più importante il risultato ci ha regalato qualcosa in più rispetto a quello che avremmo meritato. Pertanto la goduria è ancora maggiore. Ma ottenere 15 vittorie su 17 gare significa anche essere intelligenti. E questa intelligenza deve portare la squadra a ragionare sulla necessità di esprimere una prova ben diversa davanti al nostro pubblico”.
Quello maturato al “Picco” è anche il successo di Igor Coronado, ennesima pedina decisiva a gara in corso. Cosmi plaude all’operato del brasiliano e sottolinea, ancora una volta, proprio questo aspetto. Tutt’altro che casuale: “Coronado è un punto di riferimento per il Trapani, checché se ne possa dire ha fatto bene anche nel girone ritorno. Igor è un giocatore tatticamente intelligente e capace. Se lui, come tanti altri, hanno avuto un ruolo decisivo subentrando dalla panchina, significa che tutto il gruppo riesce a esprimere una voglia e un attaccamento alla causa che ci stanno permettendo di vivere questo sogno”. Infine, sulla penuria di occasioni da gol create: “Abbiamo finalizzato solo in due circostanze, ma siamo arrivati dalle parti dell’area avversaria diverse volte. Purtroppo, specie nelle ripartenze che rappresentano la nostra arma migliore, sbagliavamo l’ultimo passaggio. Ci sono stati errori anche nella gestione della sfera. Il rigore richiesto dallo Spezia, che ci poteva stare, è figlio di un paio di stupidaggini in fase di disimpegno. Martedì spero in una partita diversa e in un risultato identico”.
Tiene tutti sull’attenti anche il direttore sportivo granata, Daniele Faggiano: “Non abbiamo ancora fatto niente, martedì lo Spezia verrà col sangue agli occhi dopo essersi giustamente lamentato per un rigore netto non concesso. Al loro posto, anch’io avrei protestato. Dico a tutti di starci vicini e a noi di non cullarci, è necessaria la voglia di fare meglio già a partire da martedì. Vietato perdersi in calcoli, bisogna fare finta di giocare una gara secca. Un plauso va comunque ai ragazzi: nonostante abbiano fatto una gara di contenimento, hanno dimostrato la loro forza, mettendo in evidenza alcune delle qualità che li caratterizzano”.