CATANIA – Da una parte il parlare, probabilmente anche troppo ed in modo finora inconcludente, di possibile trattative legate alla cessione della società (a scanso di equivoci: al momento non c’è assolutamente nulla). Dall’altra, il silenzio di allenatori e giocatori così come voluto dalla dirigenza etnea dopo la debacle di Agrigento. Nel mezzo, il calcio giocato. Quello che domani sera, in un inedito lunedì sera di campionato, vedrà i rossoazzurri scendere in campo allo “Zaccheria” di Foggia. Un campo ostico e rognoso. E non solo per questioni legate alla classifica di Lega Pro. Tra le mura amiche, la formazione pugliese quest’anno ha perso solo in una occasione e basterebbe già questo per dirla lunga sull’insidia che attende domani gli etnei.
Mister Moriero è chiamato a dare seguito ai tre punti pesantissimi colti nel derby contro il Messina. E’ la costanza di risultati quella che è mancata finora ed in queste ultime sfide di campionato i rossoazzurri proveranno a migliorare una graduatoria che, al netto della penalizzazione, deve ancora mettere al sicuro dalla lotta salvezza un Catania che non può più sbagliare. E’ la partita dell’ex De Zerbi: oggi siede in panchina da allenatore, ma nemmeno dieci anni fa fu protagonista della storica cavalcata della promozione in A. Corsi e ricorsi storici. Che oggi non assumono più alcun significato se non quello di essere da stimolo ad un Catania che vuole provare a tirarsi fuori dalle sabbie mobili del campionato. Il prima possibile.