CATANIA. Il Catania torna a casa con una sconfitta sul groppone che fa più male di quanto non dica la classifica, che vede ora la Juve Stabia scavalcare di netto i rossoazzurri. Una sconfitta maturata in pieno recupero: al minuto 94, quando ormai si era virtualmente tutti sotto la doccia. Il destro al volo di Bombaci assume più che i contorni della beffa quelli di un gancio destro al quale non è più possibile reagire. Agli etnei non resta che leccarsi le ferite. Certo, poi, che fa rabbia aver visto i ragazzi di Pancaro subire l’iniziale gol dello svantaggio e subito riequilibrare il match con una bella rete di Calil e poi imporsi con personalità in mezzo al campo. Alla fine, è però mancato il guizzo vincente: quello che avrebbe fatto parlare di tutt’altro.
E’ giunto invece il lampo di Bombaci che fa masticare amaro rispedendo a casa i rossoazzurri a mani vuote. Una sconfitta maturata in un pomeriggio di inizio novembre freddo e dove contava non prenderle. Sotto il profilo del gioco, non è certo stata una gara trascendentale: lunghi momenti di pausa nel corso dei novanta minuti ed errori, da una parte e dell’altra, in fase di impostazione del gioco. Ora c’è subito da guardare avanti: mettersi alle spalle Castellamare e ricominciare. Nonostante quel retrogusto amaro di una beffa davvero immeritata.