TORINO – Vincenzo Nibali non vinceva una corsa da oltre undici mesi, quando portò a casa la tappa di Hautacam e pose il sigillo definitivo sulla conquista dell’edizione 2014 del Tour de France. Lo Squalo dello Stretto è tornato a sentire l’odore del sangue sulla strada nel primo appuntamento segnato in rosso sul suo calendario stagionale, ovvero il titolo nazionale che doveva difendere, dopo la vittoria della passata edizione. E sulla collina di Superga, che 66 anni fa pose fine al Grande Torino, Nibali è tornato ad arrivare sul traguardo di una corsa con le braccia sollevate dal manubrio per celebrare un successo.
Fin dal primo passaggio a Superga, Nibali ha dato l’impressione di voler staccare i suoi compagni di fuga, tra i quali spiccavano l’eterno Davide Rebellin, il giovane Francesco Reda e un Domenico Pozzovivo in netta ripresa, dopo la terribile caduta che lo ha visto come protagonista nell’ultima edizione del Giro d’Italia. Il messinese della Astana ha attaccato con continuità e decisione, finchè non ha trovato il momento giusto per affondare il colpo decisivo e riuscire a confermare il proprio titolo di campione d’Italia. Reda arriva secondo davanti a Ulissi che completa il podio. E con la partenza del Tour che si avvicina, Nibali può finalmente sfoderare nuovamente il sorriso.