PALERMO – Insieme, su un campo da calcio, si sono incontrati praticamente ogni giorno. Questa sera, per Andrea Belotti e Robin Quaison, sarà la prima volta da avversari su quel rettangolo verde. Il campo dell’Andruv Stadion di Olomouc non sarà quello del Barbera o del Tenente Onorato, dove i due hanno passato le loro giornate in tutta la scorsa stagione, e la vetrina non sarà quella data da alcuni scampoli di partita in Serie A. I due gioielli del Palermo si preparano ad affrontarsi nella sfida d’esordio nell’Europeo Under 21 tra Italia e Svezia. Una chance per mettersi in mostra, in vista di una stagione che potrà vederli entrambi protagonisti, in campo e sul mercato.
Per Di Biagio è praticamente impossibile fare a meno di Belotti. Anche nel periodo di digiuno realizzativo con la maglia del Palermo, il commissario tecnico degli azzurrini ha sempre dato fiducia al suo centravanti, che in nazionale ha avuto modo di superare i momenti di crisi vissuti in panchina al Barbera. La nazionale come valvola di sfogo, ma anche come vetrina. Utile a lui, così come al Palermo, che da una sua cessione potrebbe realizzare quella plusvalenza che è venuta a mancare dopo il veto imposto da Iachini per l’addio di Franco Vazquez. Di Biagio, da osservatore esterno, spera solo che tutto possa andare per il meglio, perché se Belotti dovesse confermarsi la macchina da gol che è stata finora in azzurro, potrebbero guadagnarci tutti.
Diversa invece la vetrina che attende Robin Quaison. Il centrocampista sarà uno dei punti fermi del Palermo per la prossima stagione, ma non è di sicuro uno degli elementi di punta della nazionale svedese, che si appoggia sulle spalle del bomber Guidetti e di Hiljemark, uno dei giocatori con maggiore esperienza nella rosa di Hakan Ericson. Per il c.t. svedese, Quaison è un jolly esattamente come per Iachini. A Palermo è arrivato per fare la mezzala, e pian piano ha ricoperto il ruolo di esterno a cinque, trequartista, seconda punta, fino ai cinque minuti da terzino a quattro nella sfida di Cagliari. Con la maglia della Svezia, invece, Quaison fa l’esterno da 4-4-2, giusto per dimostrare una straordinaria duttilità in campo.
Se le risposte di Belotti possono essere utili per monetizzare, quelle di Quaison possono dare ulteriori certezze. La volontà di Iachini di tenere in squadra giocatori capaci di ricoprire più ruoli è risaputa, e un Europeo convincente nel ruolo di esterno potrebbe aprire nuove porte all’inserimento dello svedese nei meccanismi tattici del Palermo. Un motivo in più per seguire non solo l’Italia in questa competizione, e per sperare in una consacrazione in campo internazionale di due dei principali gioielli rimasti nella vetrina di Zamparini. Il futuro dei rosa parte già oggi.