TRAPANI – Il cuore Trapani per rimanere aggrappati alla serie B. Per i granata è arrivato il momento di giocarsi il tutto per tutto in una corsa salvezza che si sta rivelando estenuante, forse al di là di qualsiasi previsione. Soprattutto se si considera l’ottimo girone d’andata chiuso a 30 punti, che aveva illusoriamente alimentato speranze ben più ambiziose di una serena permanenza tra le partecipanti al torneo cadetto, obiettivo dichiarato del club sin dal principio della stagione.
Ma non è più il tempo di rimuginare sul passato, rispetto allo straordinario 2014 sono mutate parecchie situazioni, a cominciare da addii eccellenti che hanno modificato l’assetto all’interno della rosa e dello staff tecnico. Due su tutti: Roberto Boscaglia in panchina, rimpiazzato da Serse Cosmi dopo sei anni di soddisfazioni, e Matteo Mancosu in avanti, adesso incapace di risultare decisivo all’ombra della torri bolognesi. Al suo posto è giunto Devis Curiale, la cui stella si è illuminata solamente contro la Ternana.
Guardare nel calderone delle memorie andate, tuttavia, in questo momento serve a poco. Più redditizio concentrarsi sul presente. La scadenza più immediata si chiama Spezia, formazione in lotta per un posto nei play off e pertanto intenzionata a vendere cara la pelle. A questo va aggiunto anche il modo rocambolesco in cui si è chiuso il precedente più recente tra le due formazioni: nella gara d’andata i granata si aggiudicarono l’intera posta con un 3-2 da infarto, con la rete decisiva realizzata al 96′ da Terlizzi.
Il difensore romano non potrà ripetersi al “Picco” a causa della rottura del tendine d’Achille che lo ha costretto all’intervento chirurgico eseguito a inizio settimana dal professor Mariani. Non saranno del match neppure il lungodegente Basso e lo squalificato Barillà. Assenze pesanti che costringeranno Cosmi a fare di necessità virtù. Ecco perché il cuore granata, in diversi casi decisivo, non può smettere di pulsare proprio in questo momento. La cadetteria è un bene prezioso da preservare. A ogni costo.
